CALTANISSETTA. Riceviamo e pubblichiamo nota del presidente di Italia Nostra Sicilia Leandro Janni che manifesta contrarietà per il taglio ed il depauperamento del patrimonio arboreo.
“Un antico canto Indios recita: «Gli alberi sono le braccia che sorreggono il cielo. Quando avremo tagliato l’ultimo albero, il cielo ci cadrà addosso.»
Tanto si discute di crisi
climatica, di febbre del Pianeta e di transizione ecologica, ma nel territorio
nisseno e in generale su tutto il territorio regionale e nazionale, con
inesorabile cadenza quotidiana, avvengono tagli e abbattimenti di alberature.
Un allarme che tocca non solo il verde urbano ma anche le aree di notevole
interesse pubblico e i boschi. Con l’approvazione alla Camera del Decreto Legge
104/2023 sono state rese operative le modifiche al Codice dei Beni Culturali
con l’eliminazione dell’autorizzazione paesaggistica per i tagli nelle aree di
notevole interesse pubblico e nell’ambito delle attività di taglio colturale.
Un provvedimento che Italia Nostra contrasterà decisamente.
La nostra attenzione per la salvaguardia delle alberature è comunque altissima. Ad esempio, forte è stata l’indignazione e la conseguente denuncia, da parte di cittadini nisseni e delle associazioni culturali e ambientalista che operano nel territorio (Italia Nostra, Legambiente, Lipu e Wwf), a seguito del drastico taglio di numerosi alberi lungo viale Stefano Candura e a Pian del Lago, per la realizzazione di una ciclovia che dovrebbe collegare Caltanissetta ad Enna. Un vero e proprio paradosso, se non un assurdo ambientale ed ecologico. Ma tanti, troppi sono anche gli episodi di scriteriato taglio o abbattimento degli alberi negli spazi verdi condominiali, in Città.
La deriva culturale di questi ultimi anni, causata in modo precipuo dalla mancanza di cura e di manutenzione ordinaria delle alberature, nell’immaginario collettivo ha reso le essenze portatrici di disagi più o meno grandi, dalle radici superficiali alla resina delle conifere, fino ad additare gli alberi come portatori di morte nel caso degli eventi più drammatici. Invertire questo ostracismo nei confronti dei grandi alberi è un compito che la nostra associazione sente fortemente in virtù di tutti gli elementi positivi che essi apportano agli habitat e alla fauna, con lo svolgimento di azioni di mitigazione climatica o di ampliamento della biodiversità nonché di armonia paesaggistica e visuale. Italia Nostra contrasterà in ogni ambito il taglio ed il depauperamento del patrimonio arboreo, chiedendo che ai Comuni vengano attribuite le risorse necessarie per ridare vita ai servizi giardini e parchi”.
Prof. Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia