Il presidente del direttivo Forza del Popolo APB di Caltanissetta Ignazio Riggi torna a parlare di videosorveglianza in città e delle 220 telecamere che verranno istallate nelle vie cittadine. Questa volta accende i riflettori sui costi di mantuenzione e gestione di questo progetto fortemente promosso dall’amministrazione Gambino.
Già qualche settimana fa Ignazio Riggi, a nome di tutto il gruppo, aveva ribadito che il sistema è di gran lunga più invasivo di quanto si vuol fare intendere ai nisseni: “le telecamere che verranno dislocate nella città di Caltanissetta saranno dotate di riconoscimento facciale, lettura delle targhe dei veicoli e abilitazione alla registrazione audio. Non sarà una semplice videosorveglianza, dunque, ma dispositivi in grado di captare le conversazioni di ignari cittadini”.
La questione della privacy violata, che Forza del Popolo APB evidenzia “non essere ancora stata affiancata da un documento disciplinare redatto dal Comune” non è la sola problematica riscontrata.
La questione, infatti, riguarda anche le tasche dei cittadini e le casse pubbliche. “A nostro parere- prosegue – si evidenziano problemi sui futuri bilanci poichè l’Amministrazione comunale non ha calcolato le spese di gestione dell’intero impianto che, secondo i nostri calcoli sommari, ammontano a centinaia di migliaia di euro all’anno.
Da dove l’Amministrazione prenderà questi soldi necessari per l’alimentazione elettrica di 220 telecamere, in considerazione che ciascuna consuma in media 60 Watt all’ora?
A questo consumo elettrico va aggiunto quello necessario per alimentare i server e la necessaria sostituzione dei supporti su cui vengono immagazzinate le immagini e le registrazioni audio eventualmente acquisite”.
Costi che verranno coperti dai cittadini attraverso le tasse andando ad aumentare le spese fisse su ciascun nucleo familiare in una città dove in molti casi si fatica ad arrivare alla fine del mese.