SUTERA – ( Prof. Tonino Calà) – Non molto tempo fa, un detto popolare, un idem sentire collettivo che attraversava l’intera comunità siciliana e che, in stretto dialetto siciliano, recitava: “La mafia unn’è strata chi spunta!”, “la mafia è un vicolo cieco, è una strada senza sbocchi!”. In questa breve affermazione etica consiste la consapevolezza isolana di un’intera società che rifiutava il cancro malavitoso ed esprimeva la piena e risoluta condanna di una sub cultura atavica e primordiale. In molti si pensava che era stata smarrita la strada dei cittadini onesti, la loro legittima speranza. Non è così. Anche nelle piccole comunità troviamo un humus democratico, un fare educazione alla legalità che diventa patrimonio certo e indiscutibile di una reale cittadinanza attiva. È il caso della piccola città di Sutera, in provincia di Caltanissetta, dove martedì 14 novembre del c.a., è stato ricordato il poliziotto “eroe” “Lillo” Zucchetto, ucciso dalla vile mano mafiosa alla stessa data di quarantuno anni fa: il 14 novembre del 1982. Dopo la deposizione dei fiori in piazza Zucchetto, il corteo si è diretto all’auditorium “Ex Agonizzanti”, dove alle 11.30 c’è stato l’incontro commemorativo per ricordare la figura del poliziotto suterese. Ha moderato l’incontro il presidente del consiglio di Sutera Giuseppe Carruba che con grande trasporto emotivo ha ricordato il giovane eroe, evidenziando l’eredità morale che “Lillo ha lasciato ai noi giovani”. All’inizio dell’evento commemorativo hanno portato i saluti istituzionali la sindaca di Sutera Giuseppina Catania, che ha fatto gli onori di casa e di accogliente ospitalità, e la dirigente scolastica prof.ssa Alessandra Camerota dell’Istituto comprensivo “Leonardo Da Vinci” che ha voluto sottolineare “il valore indiscusso della “testimonianza” dell’eroico poliziotto, esempio concreto per le future generazioni”. Hanno partecipato all’evento, collegati da remoto, il dirigente scolastico prof. Giovanni Quercioli e l’Ins. Assunta Belfiore dell’Istituto comprensivo statale “Iva Pacetti” di Prato. Ha preso poi la parola la dott.ssa Maria Lucia Lombardo, commissario capo della Polizia di Stato di Palma di Montechiaro, che ha portato la propria testimonianza diretta di cittadina “che da alunna della scuola di Sutera è diventata commissario capo, grazie all’esempio virtuoso di Lillo Zucchetto”. A seguire, è intervenuto il dott. Gaspare Calafiore, vicario del Questore di Caltanissetta che, con riferimento alla vicenda dell’eroe suterese, ha citato l’articolo 54 della Costituzione italiana dove è scritto: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”. Anche il dott. Michele Emma, primo dirigente della Polizia di Stato di Caltanissetta, ha voluto ribadire “l’orgoglio dell’appartenenza alla Polizia di Stato di un giovane coraggioso che aveva dato prove di sé con dignità, disciplina ed onore”. A conclusione dell’incontro, il commosso saluto di Santina Zucchetto, sorella di Lillo, che ha voluto ringraziare gli alunni e i docenti per il loro impegno civico “nel preservare la memoria del fratello trucidato dalla mafia” e gli insegnanti Walter Carbone e Salvina Mantio del CPIA di Caltanissetta-Enna che hanno parlato dei ragazzi stranieri che erano presenti, dei loro diritti e dei loro doveri per potere realizzare la loro integrazione e inclusione nelle nostre comunità. I saluti finali sono stati affidati al vice sindaco di Sutera dott. Onofrio Paolino Magro che ha espresso “la sua viva soddisfazione per la realizzazione dell’evento commemorativo”. (prof. Tonino Calà)