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San Cataldo: Gambero Rosso conferma l’enoteca “Nero d’Avola & Co.” con 2 bottiglie

Nove anni di eccellenza e di riconoscimenti autorevoli per l’enoteca sancataldese “Nero d’Avola  Co.” di Michele Bonfanti.

Anche quest’anno a palazzo Brancaccio, alla presentazione della Guida “I Ristoranti e i Vini d’Italia 2023” del Gambero Rosso, l’enoteca è stata annoverata e confermata con un riconoscimento di eccellenza e identificata simbolicamente con ben “2 bottiglie”.

Un antico proverbio siciliano recita “Fatti a nomina e va curcati” invitando a lavorar bene finché non si viene premiati o riconosciuti eccellenti in qualcosa e poi fermarsi a godere della fama senza doversi più impegnare o mantenere gli standard inizialmente raggiunti.

Un principio che non vale per la guida del Gambero Rosso che ogni anno riparte da zero mandando in giro per l’Italia i suoi critici che si presentano in incognito come clienti ordinari e ispezionando con rigorosità servizio e qualità ricevuta.

“La guida è come una giostra, puoi salire e restare su per qualche giro ma, con la stessa semplicità, puoi uscirne nuovamente. Dal 2007, anno in cui abbiamo aperto l’enoteca, fino a oggi non abbiamo dato nulla per scontato nè smesso di tendere all’eccellenza. Ogni cliente, per noi, è importante e merita di essere guidato nella scelta come tutti gli altri”. A sottolineare l’impegno costante e la passione per la propria enoteca è Michele Bonfanti che, anche quest’anno gioisce del risultato ottenuto come se fosse la prima volta.

Reggere il passo senza fermarsi, sapersi guardare intorno selezionando con cura le etichette da presentare ai propri clienti come se fosse una sfida verso l’eccellenza che bisogna tentare e vincere. Se così non fosse non avrebbe, tra cantina e caveau, una selezione che si aggira intorno alle circa 3.000 etichette e 40.000 bottiglie. Ed è lì che Bonfanti, forse, chiudendo gli occhi, immagina di trovarsi nuovamente tra i filari del vigneto dell’azienda agricola del papà.

“Gli anni che abbiamo appena vissuto sono stati molto complessi per il nostro settore – ha raccontato l’enotecario sancataldese – c’è stato uno scombussolamento causato dal cambiamento delle abitudini dei nostri clienti e noi ci siamo dovuti adeguare, evolvendoci per rimanere attrattivi. Non tutte le enoteche sono state riconfermate. Ed è per questo che riuscire a restare nella guida, essere riconosciuti tra i migliori ed essere annoverati e confermati con ben due bottiglie per noi è un motivo di grande orgoglio e riconoscenza che rivolgiamo, innanzi tutto ai nostri affezionati clienti che continuano a sceglierci”.

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