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Massimo Sicilia: il Capo Scout ricordato con una croce commemorativa sulle Alpi Cozie

Redazione 2

Massimo Sicilia: il Capo Scout ricordato con una croce commemorativa sulle Alpi Cozie

Mer, 04/10/2023 - 13:22

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Avete certamente letto con stupore, meraviglia e forse un po’ di invidia, delle imprese compiute dai grandi personaggi che hanno fatto la storia dell’umanità.

E avrete certamente letto di altre imprese, quelle compiute da persone normali, che non hanno contribuito alla crescita dell’umanità, ma che di umanità ne hanno tanta dentro e, spinti da sentimenti puri, hanno compiuto azioni assolutamente naturali, senza alcun intento di stupire, ma che hanno suscitato grandi emozioni e forse un po’ di fiducia nei confronti di quell’umanità che, a dispetto dell’impegno dei grandi personaggi della storia, spesso è assai deludente.

Accadde, così, che un uomo normale abbia, normalmente, dedicato la propria intera vita all’educazione dei ragazzi attraverso il metodo scout.

Non per denaro o carriera, giacché lo scoutismo è un’attività totalmente di volontariato e completamente priva di guadagno economico, ma solo per passione, per divertimento, per la voglia di contribuire all’educazione dei giovani.

Per l’esattezza, 40 anni dedicati allo scoutismo e festeggiati da Massimo Sicilia a settembre del 2022 quando, da un letto di terapia intensiva, nonostante la fatica e i dolori, impartiva direttive per l’organizzazione logistica di un campo regionale per ragazzi che doveva svolgersi, di li’ a poco, nella nostra città di Caltanissetta.

40 anni, durante i quali ha vissuto, da educando prima e da capo dopo, la meravigliosa avventura dello scoutismo, padroneggiando le tecniche di orientamento, costruzioni, pionieristica, animazione, artigianato, sempre illuminato da una incrollabile e salda Fede in Dio e trasmettendo queste competenze e questa fede ai ragazzi che ha avuto come suoi discepoli.

Si, utilizzo volontariamente questo termine, che ad alcuni può sembrare blasfemo, senza l’intento di mitizzare Massimo, ma con la volontà di tracciare la reale natura che lui ha assunto per i tantissimi educandi e giovani capi che lo hanno incrociato lungo la propria via. Massimo è stato per tutti un maestro.

Del maestro aveva senza ombra di dubbio la competenza e la padronanza, la tenacia e la pazienza, il dono dell’ascolto, la capacità di progettare e realizzare, di guardare avanti ed essere profetico e, soprattutto, del maestro aveva la missione di cavare da ogni allievo il meglio che questi potesse offrire, a volte a dispetto della volontà o consapevolezza dello stesso allievo.

Tutti gli educandi ed i giovani capi che sono cresciuti anche grazie al contributo di Massimo, sono oggi bravi cittadini, bravi cristiani e molti anche bravi capi scout: non troverete tra loro un delinquente, uno scansafatiche, un ateo; cercando di loro, troverete solo persone che assumono scelte e connesse responsabilità, persone che lavorano sodo, onestamente, che sanno emozionarsi dinanzi all’alba, che cercano l’infinito in un cielo stellato, che si divertono davanti ad un fuoco acceso in un bosco, che si circondano di amici che diventano “famiglia”, che non hanno mai avuto a cuore la ricchezza materiale, preferendo quella morale.

Persone normali, che si sentono normali e che non si rendono conto di essere tanto ai margini di questa società fatta di immagine, di potere, di realizzazione a qualsiasi costo.

Troverete: Leyla di 26 anni, assicuratrice a Caltanissetta; Sara di 27 anni infermiera a Piacenza; Francesco di 28 anni ingegnere e insegnante di fisica a Novara; Simona di 48 anni avvocato a Caltanissetta; Chiara di 26 anni, traduttrice audiovisiva a Pinerolo; Giorgia di 25 anni insegnate di lingue a Londra; Vincenzo di 26 anni, ferroviere a Ragusa; Alessandro di 28 anni, ristoratore a Caltanissetta, Giulia di 28 anni biologa a Messina; Costanza di 24 anni, tirocinante Magistrato a Caltanissetta.

Queste persone (in rappresentanza di tante altre che non hanno potuto malgrado l loro volontà), lo stesso giorno, hanno percorso, cambiando 5 diversi mezzi di locomozione, le distanze dalle rispettive città di residenza, dandosi appuntamento alle pendici della Val Pellice sulle Alpi Cozie, per collocare a 1800 mt di altitudine, una croce realizzata con materiali bio compatibili e di riciclo, commemorativa in onore di Massimo Sicilia, a quasi un anno dalla sua prematura scomparsa.

Per queste persone è stata un’avventura, una preghiera, un ringraziamento .

Per molti, una follia dispendiosa in termini di tempo, denaro ed energie.

Per alcuni, un’impresa sognata, progettata e realizzata.

Per tutti, la manifestazione di un amore, che il tempo non potrai mai cancellare.

“Lui non si era mai ritenuto un Guerriero della Luce. E nessuno ritiene di essere un Guerriero della Luce, benché‚ in effetti lo sia” (Paulo Coelho)

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