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La sancataldese compagnia Medea torna in Belgio con la tournée teatrale “Il mare di Carta”

La compagnia Medea pronta per la tournée europea in Belgio.

Sarà in scena in tre città, precisamente a Liegi, sant’ Nicolas, Seraing, la Louvier. Porterà in scena il nuovo lavoro scritto e diretta da Ivan Giumento “il mare di carta”. Una storia improntata sulla museria degli anni del dopoguerra. Con il capo famiglia sconfortato dalla disoccupazione si riversa per dimenticare con sbornie di vino. La moglie che cerca di dare uno sprono per il lavoro costringendo marito e figli di cercarmi un lavoro.

La via d’uscita si trova con l’emigrazione del figlio maggiore partendo co la valigia di cartone. Gli attori : Capizzi Francesco, Carletta Liliana, Emma Gaetano, Rivela Daniela, Zimarmani Andrea, Cazzetta Sofia, Falzone Elena e Nardillo Luigi. L’U.S.E.F. Rappresenta dal segretario Augello Salvatore, per il decimo anno ci onora chiedendoci di portare cultura e dialetto siciliano si nostri conregionali emigrati.

“L’immigrazione è un tema che ancora oggi, a distanza degli anni bui del dopoguerra, ricomincia a tornare attuale, imperterrito, come un triste destino del quale bisogna tenere conto – spiega Ivan Giumento -. Lasciare la propria terra per cercare fortuna altrove. Ieri come oggi la “valigia di cartone” rimane il simbolo di un viaggio che fiuta la speranza di una vita dignitosa e lontana da quella sottomissione umana che uccide e sotterra l’anima. Ma noi siciliani abbiamo il mare. E per anni abbiamo sognato di navigarlo per raggiungere nuove terre pronte ad adottarci. Il mare che i bambini dell’entroterra siciliano non avevano mai visto coi loro occhi ma solo sui libri di scuola…il mare di carta. In questa storia c’è l’immigrazione dei nostri padri vista con gli occhi di un bambino ormai diventato adulto. Un bambino che si trova a combattere con la propria famiglia e con la propria coscienza. Il tutto contornato dai toni comici e brillanti della commedia popolare, pur mantenendo il rispetto per un tema così profondo e così radicalmente integrato nella nostra natura. “Il mare di carta” non è più una speranza stampata su un libro ma il ricordo di una scelta importante senza la quale la nostra vita non avrebbe assunto i colori, straordinari, dell’arcobaleno”.

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