Impazzano le truffe online. In particolare, una persona di Arezzo è stata contattata sulla propria utenza telefonica cellulare da un sedicente operatore di Poste Italiane che, traendola in inganno, le ha fatto disporre dei pagamenti per oltre € 1.000 tramite le applicazioni di pagamento istituto di credito.
Successivamente resasi conto dell’inganno la donna ha sporto querela presso gli Uffici della Polizia Postale di Arezzo che, da accurate e laboriose indagini telematiche hanno identificato e denunciato, in stato di libertà, un cittadino trentenne italiano, residente nella provincia di Chieti, in quanto intestatario dei conti ove sono confluite le somme prelevate indebitamente alla denunciante.
Nel secondo caso, un altra persona di Arezzo ricercava on-line una compagnia assicurativa per stipulare una polizza r/c per la propria auto, verificando fra le varie proposte offerte dal web; individuata l’offerta più confacente alle proprie necessità, ha inserito i propri dati e quelli dell’autovettura su un sito, e poco dopo è stato contattato telefonicamente da un sedicente broker che gli ha proposto una polizza con un preventivo estremamente conveniente che ha accettato lo stesso effettuando il pagamento tramite ricarica di una carta di credito prepagata.
Successivamente accortosi che la polizza per l’assicurazione del veicolo non era stata emessa, e quindi, di essere vittima di una truffa, ha sporto querela presso i poliziotti della Polizia Postale di Arezzo che da approfonditi accertamenti hanno identificato e denunciato, in stato di libertà un cittadino trentacinquenne italiano, residente nel sud Italia, in quanto intestatario della carta ove è confluito il pagamento tramite ricarica.
I presunti responsabili delle due truffe risultano già segnalati più volte all’A.G. per reati perpetrati con lo stesso “modus operandi”.