L’industria del commercio sta subendo una trasformazione epocale. L’avvento dell’e-commerce ha cambiato radicalmente il modo in cui facciamo acquisti, mettendo sotto pressione i negozi fisici. I dati ci dicono che le vendite online continuano a crescere e questa tendenza sembra destinata a persistere. Ma cosa significa per il commercio fisico? Come possono i negozi tradizionali competere con la comodità degli acquisti online?
Secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano, è previsto che nel 2023 gli acquisti online degli italiani cresceranno del 13% e raggiungeranno 54 miliardi di euro.
Per
capire appieno la sfida che i negozianti stanno affrontando, “Bisogna
innanzitutto tenere conto delle nuove abitudini di acquisto dei consumatori”
commenta Roberto Liscia, presidente di Netcomm: il commercio fisico ha ancora
molte carte da giocare.
I negozi fisici dispongono di un arsenale di risorse che possono sfruttare per creare esperienze uniche di acquisto. Il primo aspetto è la selezione dei prodotti. Molti store si distinguono ancora per la loro curatissima selezione di prodotti, scelti da esperti del settore. Questo garantisce agli acquirenti una gamma di prodotti di alta qualità e un servizio di consulenza che difficilmente si può trovare online.
Ma l’elemento chiave è l’esperienza complessiva, dove entra in gioco l’illuminazione. La luce non è solo una questione di visibilità, ma può trasformare completamente la percezione di uno spazio. È qui che i professionisti della luce e i light designer, come LiD usano la loro esperienza nella progettazione di luce d’ambiente per creare atmosfere coinvolgenti anche all’interno di attività commerciali, pensate per valorizzare il percorso di acquisto del cliente.
Abbiamo intervistato Gianpaolo Rampolla, che con la sua azienda LiD ha consolidato nel settore dell’illuminazione, sia tecnica che di design, il concetto di consulenza specializzata. Secondo Rampolla, “l’illuminazione è cruciale per il successo del commercio fisico. Una luce ben progettata può valorizzare i prodotti, creare atmosfere accoglienti e guidare gli acquirenti attraverso lo spazio in modo naturale.”
Un esempio evidente è l’illuminazione nei camerini di prova per i negozi di abbigliamento. Una luce adeguata può migliorare la percezione di un capo e far sentire il cliente al centro dell’attenzione. Inoltre, l’illuminazione degli angoli espositivi può attirare l’attenzione su determinati prodotti, guidando l’occhio dei clienti e agevolando il loro processo di acquisto.
Il lavoro di Gianpaolo Rampolla con tutto il team LiD è un mix di conoscenza tecnica e visione. “Ogni negozio ha la sua personalità, e la luce giusta può accentuarla”, spiega. “Ma non si tratta solo di estetica. Un’illuminazione ben studiata può anche migliorare l’efficienza energetica e ridurre i costi operativi.”
In un’epoca in cui il retail fisico deve competere con la comodità degli acquisti online, la creazione di esperienze di acquisto uniche è diventata fondamentale. Gli esperti in illuminazione, come LiD, svolgono un ruolo cruciale nell’aiutare i commercianti a valorizzare i loro spazi e a offrire qualcosa che l’e-commerce non può: un’esperienza tangibile e coinvolgente che va oltre il semplice atto di fare acquisti.
Mentre il commercio fisico affronta la sfida dell’e-commerce, è importante riconoscere il suo potenziale unico. Con l’aiuto di professionisti della luce e light designer, i negozi possono trasformarsi in spazi che offrono esperienze di acquisto indimenticabili, rimanendo competitivi nel mercato in evoluzione del commercio al dettaglio.