L’Unità Operativa Complessa di Cardiologia con Utic ed Emodinamica dell’ospedale Villa Sofia dell’Azienda Ospedaliera “Villa Sofia – Cervello” di Palermo, diretta dal dr. Carlo Cicerone (cardiologo interventista/emodinamista) ha avviato un programma per il trattamento dell’intervento di denervazione renale (RDN). Si tratta di una procedura in grado di ridurre in modo significativo la pressione arteriosa nei pazienti con ipertensione severa e non curabile attraverso farmaci o non soltanto attraverso tali convenzionali terapie.
“L’ipertensione arteriosa resistente a farmaci – spiega Carlo Cicerone – riguarda più di un siciliano su tre: in questi casi poter contare su centri che offrono il trattamento di RDN è strategico per garantire un’offerta assistenziale adeguata che non potrebbe essere soddisfatta con le tradizionali terapie farmacologiche. Si tratta, infatti, di una tecnica innovativa che si sostanzia in una procedura eseguita dal cardiologo interventista in sala angiografica, che mira a modulare l’influenza del Sistema Nervoso Simpatico sulle arterie renali al fine di regolare i livelli della pressione arteriosa nei pazienti in cui, nonostante l’assunzione di tre o più farmaci anti – ipertensivi, non si raggiungono valori ottimali della pressione arteriosa”. Secondo la classificazione riportata nelle Linee guida dell’European Society of Cardiology (ESC) e dell’European Society of Hypertension (ESH) si considera ottimale una pressione sistolica inferiore a 120 mmHg e una pressione diastolica inferiore a 80 mmHg.
“Il nostro centro – sottolinea Gentian Gjermeni, cardiologo
interventista della medesima UOC di Cardiologia – è impegnato nel fornire cure
di altissima qualità, utilizzando tecnologie all’avanguardia per migliorare la
salute dei nostri pazienti. Il programma terapeutico adottato di RDN
rappresenta una svolta importante. Tenuto conto che in Sicilia il 37% degli
uomini e il 34 % delle donne soffrono di ipertensione arteriosa: incidenza
leggermente superiore alla media nazionale. Inoltre, il 20% degli uomini e il
16% donne si trovano in una condizione clinica di rischio”. La RDN consente una
duratura riduzione della pressione arteriosa. Gli effetti clinicamente
rilevanti si manifestano dentro un periodo che può variare da tre a sei mesi.
In base all’efficacia della procedura, è possibile rivalutare la terapia
farmacologica.
“Offriamo così una nuova speranza per i pazienti con pressione arteriosa elevata che non rispondono alle terapie convenzionali – afferma Walter Messina commissario straordinario dell’AOOR Villa Sofia Cervello – migliorando la loro qualità di vita, arricchendo al contempo con standard innovativi l’offerta assistenziale in un campo nel quale Villa Sofia ha già registrato nel tempo risultati significativi”.
L’UOC di Cardiologia con UTIC ed Emodinamica, del presidio “Villa Sofia”, infatti, è centro HUB di riferimento per le cure dell’infarto miocardico acuto (IMA) e il trattamento delle malattie coronariche e nel 2022 si è attestata (secondo dati registro GISE- Società Italiana di Cardiologia Interventistica) primo centro dell’area metropolitana e della provincia di Palermo per numero di PPCI (angioplastica primaria) eseguite. L’angioplastica primaria rappresenta un trattamento di prima scelta per la riperfusione nel caso di infarto miocardico acuto con sopra-slivellamento del segmento ST (STEMI), in altre parole il gold standard per ridurre outcome di mortalità, riacutizzazioni, stroke e disabilità di tali infartuati, se eseguita nel tempo massimo di 60 minuti dall’ingresso in ospedale (per centri HUB) considerato una misura attendibile dell’efficacia dei modelli organizzativi.
L’ UOS (Unità Operativa Semplice) di Emodinamica che afferisce all’UOC citata è diretta dal dr. Mario Lombardi e dell’equipe fanno parte i cardiologi interventisti dottori Gentian Gjermeni, Giuseppe Migliore e Rocco Giunta.