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Caltanissetta terz’ultima per ecosistema urbano. Petrantoni (FdI): “città abbandonata al suo declino”

Redazione 3

Caltanissetta terz’ultima per ecosistema urbano. Petrantoni (FdI): “città abbandonata al suo declino”

Mar, 24/10/2023 - 12:56

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Il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia Salvatore Petrantoni interviene commentando il report nazionale di Legambiente che stima Caltanissetta al terz’ultimo posto come ecosistema urbano.

“Non serve di certo il report di Legambiente “Ecosistema Urbano” per rendersi conto della situazione che da decenni viviamo nella nostra città” esordisce il rappresentante dell’opposizione prima di proseguire con un’attenta e lucida analisi su quanto “non funziona” in città e quali comportamenti dovrebbero essere abbandonati o corretti attraverso azioni e interventi da pianificare con cura e che mirino a raggiungere il risultato sperato.

“E’ a parer mio assai mortificante leggere nel dettaglio i dati forniti dalla
relazione dell’inchiesta pubblicata sul Sole 24 ore, ed è assai più sconfortante apprendere che molte voci sono rimaste “Non Dichiarate”
penalizzando oltremodo la nostra città nella classifica finale , 103^ su
105 citta capoluogo”.

Si legge testualmente “Guardando la parte bassa della graduatoria
troviamo invece alcune delle città che da tempo non riescono a invertire
la tendenza. In questa trentesima edizione di Ecosistema Urbano le
ultime tre sono tutte siciliane: Caltanissetta, Palermo e Catania.
Terz’ultima è Caltanissetta, novantesima lo scorso anno e 92° due
edizioni fa.

Nonostante un buon andamento sul’NO2 e PM2,5 non
dispone di altri dati per la qualità dell’aria così come per quel che
concerne i consumi di acqua potabile, le perdite della rete idrica, i
passeggeri trasportati dal servizio di trasporto pubblico, l’offerta dello
stesso, le zone a traffico limitato e la diffusione di energie rinnovabili
installate su edifici pubblici. Una serie di “nd” che ovviamente
condizionano pesantemente in negativo l’analisi delle performance
ambientali di Caltanissetta“.

Per Toti Petrantoni analizzando nello specifico i parametri presi in esame, qualità dell’aria (biossido di azoto, polveri sottili e ozono), gestione idrica ancora intorno al 32% la perdita d’acqua nelle nostre condutture (report di Istat sulle infrastrutture idriche in Italia); i rifiuti, nonostante il 60% di raccolta differenziata, la città si presenta oggettivamente sporca agli occhi dei cittadini specie in alcune zone residenziali. Il trasporto pubblico (inteso per numero di auto per abitante – sull’esistenza e fruizione delle piste
ciclabili – le Aree pedonali e le Zone a Traffico Limitato – l’utilizzo dei
mezzi pubblici – lo sharing ).

“Purtroppo è di tutta evidenza che il nisseno non ha ancora superato quella tara culturale sull’utilizzo della propria autovettura in maniera spropositata ed esagerata. Le amministrazioni che si sono succedute, hanno provato con l’istituzione maldestra di un’area pedonale e di una ZTL in centro storico, ad incentivare la viabilità pedonale, ma i risultati sono stati disastrosi su diversi aspetti, quelli economico e sociali i più evidenti.

L’attuale pista ciclabile, al momento è derubricata come un ridicolo sperpero di danaro pubblico in quanto totalmente inutilizzata.

E ancora, il solare termico e fotovoltaico su edifici pubblici altro dato
che è stato ingiustificabilmente NON dichiarato, eppure su molti edifici
scolastici della città, da anni, sono presenti pannelli per la produzione di
energia solare; il consumo di suolo pro-capite e il livello di urbanizzazione in relazione alla variazione di residenti è forse l’unico dato positivo, ma vi è il rovescio della medaglia, e cioè, il calo della popolazione è anche conseguenza di un saldo migratorio negativo (il peggiore della regione), in ragione al fenomeno di abbandono del territorio per ragioni di lavoro o di studio.

Il verde urbano espresso in metri quadrati/abitante, con un dato
disarmante nonostante le reiterate sollecitazioni all’amministrazione
comunale, dal sottoscritto e dal mio gruppo consiliare, riguardo
l’applicazione della “L. n. 113 del 29 gennaio 1992, Legge Rutelli” ossia
la piantumazione di un albero per ogni neonato.

In quasi 10 anni da Consigliere Comunale, su ognuno di questi temi ho
visto scorrere fiumi di inchiostro, programmi elettorali strabilianti ma
banalmente irrealizzabili, convegni, forum e tavoli tecnici con
conseguenti titoloni propagandistici sui media, ma di atti concreti poco,
pochissimo o il nulla.

Una città che a questo declino deve reagire con azioni pratiche e con
una ricetta semplice ed efficace; dotarsi di una programmazione seria di
medio-lungo termine, reclutare donne e uomini capaci, competenti,studiosi, che si impegnino totalmente e quotidianamente nella ricerca di tutti gli strumenti finanziari disponibili. Sfruttare al massimo la coesione e l’interlocuzione continua con la politica Nazionale e Regionale per dare un passo diverso alla città e scalare le posizioni di questa deprimente classifica. Bisogna dare risposte concrete e assumere impegni potendoli onorare rispetto ad una vera mobilità sostenibile, alla corretta gestione dei rifiuti, alla forestazione urbana e la tutela delle aree verdi, al ciclo integrato delle acque e allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Si può fare!”