CALTANISSETTA. Il torrone di Caltanissetta è un prodotto unico nel suo genere per storia e tradizione che identifica a pieno e in maniera inequivocabile il nostro territorio. Un’arte spesso tramandata da padre in figlio da più di due secoli che conserva intatta tutto il suo fascino.
Presso la Sala Gialla del Comune si è tenuta una tavola rotonda sulla filiera della produzione del torrone. Presenti i produttori dei tre ingredienti principali del torrone: Per i produttori di miele erano presenti l’azienda “Lopiano” rappresentata da Angelo Lopiano con le sue api al sicuro da pesticidi e diserbanti. L’azienda “Don Vincenzo” di Giorgia Agnello che propone un miele di altri tempi e che da poco ha inaugurato un nuovissimo laboratorio di smielatura.
Per i produttori di mandorle l’azienda “Parrinello” rappresentata da Salvatore Parrinello, leader nella produzione delle mandorle e l’associazione “La Mandorla” rappresentata da Giovanni Gueli. Per i produttori di Pistacchio era presente Giuseppe Riggi dell’azienda “La Fastuchera”. Presenti anche i ragazzi di Fastucup, startup tutta Nissena che si propone di valorizzare al massimo il pistacchio nisseno in tutti i suoi possibili utilizzi.
Un incontro-confronto tra produttori, maestri torronai, Comune e Slow Food con l’unico obiettivo di rilanciare le colture locali e valorizzare il territorio. La neo associazione “Produttori Torrone di Caltanissetta” (Davide Scancarello, Claudio Nitro, Gianfranco Salvatore Nitro, Sandro Nitro, Salvatore Miraglia e Calogero Miraglia) ha sottolineato l’importanza della filiera corta, sinonimo di sicurezza e fiducia.
Determinante in questo iter la presenza di Slow Food (presenti il presidente locale Stefania Fontanazza, il presidente regionale Fabio Di Francesco e la straordinaria presenza del professore Francesco Sottile, membro del consiglio nazionale). Il riconoscimento del torrone di Caltanissetta come presidio Slow food è un ottimo punto di partenza per far conoscere al mondo la nostra eccellenza.
In particolare il professore Sottile ha voluto rimarcare che il riconoscimento della chiocciola è il punto di partenza per creare una stretta collaborazione. È emerso che la filiera e l’associazione dei torronai sono realtà aperte a quanti sposano i principi alla base dei riconoscimenti Slow Food.I maestri torronai hanno evidenziato che si è avviato un procedimento IGp per il riconoscimento del torrone di Caltanissetta.
Entusiasmante la narrazione dei maestri Miraglia e Nitro che hanno raccontato aneddoti legati alla loro lunghissima attività nella produzione del nostro torrone secondo la tradizione Nissena. “Abbiamo molto di cui andare fieri – ha concluso il sindaco Roberto Gambino – il torrone di Caltanissetta è un prodotto in rapida espansione che sta conquistando sempre più consenso all’estero e che può diventare un formidabile volano economico per il nostro territorio”.