Il presidente del direttivo Forza del Popolo APB di Caltanissetta Ignazio Riggi interviene scrivendo al sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino e alla Giunta Comunale chiedendo spiegazioni chiare ed esaustive sulle telecamere che saranno installate in città e diffidando nel caso in cui venisse lesa la tutela della privacy del singolo cittadino.
“Apprendiamo dagli organi di stampa l’evoluzione della città di Caltanissetta da semplice tra cittadina segnalata tra le ultime d’Italia secondo la classifica del “Sole 24 Ore” a Smart City con la nuova definizione di <<Smart CL>> che includerà implementazioni che la renderanno Open Innovation, Smart Mobility e Smart city”.
Definizioni che il Presidente Forza del Popolo ha ritenuto poco chiare anche dopo le “inutili e pressoché aleatorie e spiegazioni fornite durante le conferenze stampa poichè ciò che particolarmente preoccupa è l’utilizzo di “piattaforme Open source, sviluppate e gestite attraverso le collaborazioni aperte che prevedono l’apporto alla creazione la collaborazione, inclusività, trasparenza e con frequenti e accertamenti pubblici, a garanzia di sostenibilità e libertà dal rischio di Lock-in; si basa su un sistema Open data, per permettere l’accesso alla tecnologia senza alcun vincolo”.
Si tratta, dunque, da ciò che emerge, di “partecipazione a non meglio identificati studi, a titolo totalmente gratuito, mettendo la berlina alla propria vita privata. Da fonti ben informate apprendiamo che le telecamere in oggetto, oltre a permettere il riconoscimento facciale, godono di un collegamento sonoro. Caro signor sindaco e cara giunta comunale comunichiamo fin dove la nostra contrarietà tale violazione della privacy”.
Il direttivo APB, infatti, si chiede perché non utilizzare un’app con una facile individuazione degli autobus e cittadini usando un semplice GPS piuttosto che investire “centinaia di migliaia di euro per vedere la vita dei nostri concittadini messa al balcone”. Fondi che il gruppo riconosce essere “vincolati” a specifiche iniziative ma, comunque, l’attenzione e l’impiego di risorse umane e professionali in questo progetto, definito “inutile e dannoso” rischia di distogliere dai problemi principali che Ignazio Riggi, solo per far qualche esempio, rimanda ad “asfaltatura di strade, rifacimento delle rotatorie (in via Leone XIII sembrano le gabbie dello zoo) sfalciatura dei marciapiedi invasi dalle erbacce, spartitraffico che nascondono le sagome ai pedoni oltre al caso il Policlinico di cui si sente un silenzio assordante”.
Le domande che vengono poste dai cittadini, poi riportate dal direttivo Forza del popolo, sono diverse e riguardano non soltanto l’aspetto economico ma anche la salute stessa degli abitanti. Ad esempio ci si chiede se sia stato fatto uno studio di fattibilità sui costi futuri per una ricerca che interessa “altri” e non i cittadini di Caltanissetta.
Altro nodo è quello del “dialogo” tra le antenne e sui rischi che eventuali onde wi-fi causerebbero a tutti coloro che vivono, lavorano o semplicemente transitano da quegli spazi coperti dalle onde.
Ciò che rievoca, questo progetto con registrazione sonora, è “la Londra Orwelliana che prepara la strada a una ben più profonda limitazione della libertà? Dobbiamo attenderci la comunicazione due minuti d’odio o il cosiddetto buco documentale? O a quello già ci pensa la stampa ufficiale?”.
Ignazio Riggi prosegue invitando Sindaco e Giunta a non prendere come giustificazione il tema della sicurezza perché si tratterebbe di “una scusa che non limita il soggetto individuato a reiterare un reato già commesso o di essere effettivamente identificato con chiarezza e poi arrestato.
Se il Comune di Caltanissetta dovesse proseguire su questa strada – conclude il direttivo di Forza del Popolo – comunichiamo fin d’ora che procederemo con tutte le azioni legali necessarie a tutelare la privacy dei cittadini”.