Lo scorso 15 Ottobre i congressi nazionale, regionali e provinciali di Italia Viva hanno eletto i rispettivi Presidenti e al seggio di Caltanissetta hanno riportato la quasi unanimità dei consensi Matteo Renzi alla presidenza nazionale, Davide Faraone, alla presidenza regionale e Giuseppe Ventura alla presidenza provinciale.
Il risultato plebiscitario conferma la fiducia e rinnova il sostegno ai vertici del partito e impegna gli iscritti a sostenerne la linea anche nei contesti locali. Prendendo anche spunto dalle politiche nazionali e regionali Italia Viva Caltanissetta sta definendo i temi per offrire a Caltanissetta un progetto per le prossime scadenze elettorali, progetto da porre al confronto con altre forze politiche nel pieno della reciprocità e nel superiore interesse del futuro della nostra comunità.
Italia Viva Caltanissetta informa che lavorando per la definizione della propria lista per le prossime elezioni comunali.
I temi locali saranno coniugati anche alle tematiche nazionali e regionali. Facendo solo alcuni esempi, Italia Viva Caltanissetta contesta il disegno che vorrebbe abolire o fortemente ridimensionare le misure cosiddette “rientro dei cervelli” fortemente volute dall’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi e oggi messe in discussione nella bozza di legge di bilancio allo studio.
Misure come questa sono fondamentali anche per realtà come Caltanissetta, che vede sempre di più impoverirsi culturalmente la propria classe dirigente. Italia Viva Caltanissetta sostiene il Senatore Faraone nelle sue battaglie per una sanità non più solo clientelare ma a tutela del diritto costituzionale alla salute per tutti i cittadini, bandendo il populismo tipico di chi ritiene che la sanità e la salute dei cittadini siano “merce per la costruzione del consenso elettorale” con la elaborazione di proposte concrete, come ad esempio l’utilizzo del MES sanitario come risorsa aggiuntiva necessaria per l’implementazione del Fondo per la sanità.
Candidati qualificati e contenuti programmatici saranno offerti al confronto politico nel convincimento che questa è la vera funzione dei partiti, cui una “buona politica” non può rinunciare.