Si è conclusa da poco, alla Galleria Civica di Palazzo Moncada, la mostra personale di Hemmanuel Semilia “Lux Dei”. Un viaggio introspettivo dentro la bellezza per aiutare lo spettatore a tirar fuori di sé le emozioni e la forza emotiva e fisica per poter vivere la propria vita e il rapporto “con l’altro” nel migliore dei modi.
Un percorso nel quale traspare in modo evidente la fede dell’artista che, in ogni bozzetto, scultura o, in generale, istallazione artistica, ha raccontato un passo tratto dalla Bibbia, un personaggio o un segnale di speranza e salvezza di cui far tesoro per sé stesso e per chi lo circonda.
Impossibile guardare la mostra scorrendo velocemente tra le diverse opere perché in ciascuna c’è un messaggio da cogliere, una riflessione da metabolizzare, un’emozione da far scaturire, un progetto di vita verso il quale protendere.
Hemanuel Semilia, nato a San Cataldo nel 1976, è un artista a tutto tondo e la sua mostra, “Lux Dei”, lo mostra in modo evidente. Opere definite da Antonio Bellingreri “esperienze veritative di bellezza” che vengono soffiate nel cuore e ispirate per condividere con il mondo la meraviglia che ciascun essere umano, se adeguatamente guidato dalla fede, può trarre da dentro di sé lasciandosi levigare da una forza Suprema senza restare rude e rozzo perché chiuso nel proprio guscio emotivo.
Alcune sue opere sono state collocate in piazze, chiese, caserme e conventi. Ha esposto presso il Museo Sant’Angelo di Brolo (Messina), la Galleria Civica Sciortino di Monreale (Palermo), il Palazzo Vaticano Maffei Marescotti (Roma), nella Città Vecchia a Locarno (Svizzera), presso lo Spazio Zero ai Cantieri Culturali alla Zisa (Palermo), l’Ex Convento Gesuitico della Vignicella (Palermo), ha vinto il secondo premio nazionale della IV Biennale d’Arte (Salerno) ed ha ideato e realizzato lo spettacolo “Vers la flamme” presso lo Spazio Zero ai Cantieri Culturali alla Zisa (Palermo), collaborando anche con compositore, danzatrice e pianista.
È attivista e membro del Mary’s Meals, organizzazione umanitaria alla quale ha anche dedicato un’opera.
“Tutta l’arte, se è vera arte, è sacra – ha spiegato Fabio Tutrone introducendo le opere -. Sacra all’uomo e a Dio che nella natura e nell’uomo trova il suo specchio. È il mistero visibile della sua incarnazione. Le opere di Semilia sono proiettate verso un campo di ricerca senza compromessi e senza paure, capaci di parlare a tutti, dai critici d’arte ai passanti, da chi ha letto le Scritture e chi semplicemente interroga la propria e l’altrui umanità. È l’umano che trova se stesso nel divino, il cuore pulsante del Vangelo e il Dio che si identifica con chi soffre e trasforma l’atto di carità autentica in un’esperienza intrinsecamente mistica”.
Uscendo dalla galleria civica lo spettatore si ritrova ad avere più domande che risposte, più dubbi che certezze. Si trova a chiedersi se nella sua vita ha veramente inseguito il giusto percorso e se sta facendo abbastanza per tirar fuori la luce interiore e la sta usando per farsi carico di chi lo circonda sollevando sulle proprie spalle le difficoltà altrui.
La Croce diventa “il sigillo che libera la luce nascosta nell’alabastro, il solco che imprime nei corpi materici per far uscire tutte le luminose potenzialità”.
Per Hemmanuel Semilia la croce è conoscenza della verità che apre all’incontro con altri e, quindi, all’illuminazione innescando in un meccanismo introspettivo dalle immediate ricadute relazioni. Bisogna ascoltare “l’altro” non soltanto con le orecchie ma con il cuore poiché solo in questo modo si possono comprendere i reali bisogni. Ed è per questo che l’artista nella sua arte dedica molto attenzione alle mani, agli abbracci, al contatto fisico che non denota passione carnale ma, piuttosto, un bisogno di prendersi cura dell’altro rispettandolo nella sua essenza e andando a supportare.
Musica, poesia e arti visive si assemblano perfettamente in un percorso introspettivo dal quale si esce più ricchi e incoraggiati a scavare dentro la durezza di una corazza esterna che non lascia trasparire la vera umanità.
Si tratta spesso di opere concettuali dove il messaggio trasmesso è affascinante e prezioso quanto la stessa opera d’arte.
Amore, incontro, fedeltà, carità, altruismo, ascolto. Messaggi d’amore e di pace di cui il mondo ha ancora tanto bisogno di imparare. E l’arte di Hemmanuel Semilia, con garbo, invita a seguire questo istinto.
Nelle foto: alcuni momenti dell’inaugurazione della mostra alla quale hanno preso parte, oltre al Sindaco Roberto Gambino i professori Antonio Bellingreri e Fabio Tutrone, docenti dell’Università degli Studi di Palermo.