CALTANISSETTA. Cresce a dismisura il disprezzo per la vita, che finisce per far scambiare un nascituro per un semplice “grumo di cellule” e che conduce dritto all’aborto. Cresce anche la condizione di tante madri che vorrebbero tenere il proprio bambino, ma il percorso è pieno di tante difficoltà: dalle psicologiche alle economico-sociali.
Il Centro di Aiuto alla Vita è sempre più carente di mezzi rispetto alla mole di bisogni ai quali vorrebbe rispondere. Quelli che si vogliono aiutare sono bambini non numeri, ricorda l’avv. Giuseppa Naro presidente del CAV nisseno, che insieme ai volontari richiamano le parole di San Giovanni Paolo II quando ebbe a insegnarci a voce alta “ che una nazione che uccide i propri figli è una nazione senza futuro”.
Raramente il Centro aiuto alla Vita chiede denaro, se non
offrendo a febbraio di ogni anno per la giornata per la vita le classiche
primule che permettono di sovvenire tantissime enormi difficoltà. Il crescente
bisogno, oggi, fa si che per realizzare i sostentamenti e i classici “progetti
Gemma”, con i quali per diciotto mesi, il CAV “adotta la gestante” per
consentirle di tenere il bimbo salvandolo dall’aborto, l’associazione si veda nella
necessità di pubblicizzare il proprio IBAN chiedendo a singoli, associazioni,
famiglie e gruppi di contribuire, per
quanto possibile, attraverso un bonifico e far sì che un bimbo e la sua mamma
possano sorridere e non debbano conoscere solo lacrime e bisogni. Così quanti
vorranno, aiuteranno le mamme a tenere in braccio e non sulla coscienza il
proprio piccolo.
Per contribuire a questa grande opera è possibile contattare il CAV (tel. 338.8522976) utilizzando anche l’IBAN IT64 X030 3216 7000 1000 0023 770, Codice Banca BACRIT21445, intestato a CAV Caltanissetta.