I consiglieri dell’opposizione Livio D’Aleo, Francesco Lo Forte e Santo Vicari hanno contestato le scelte adottate dall’attuale amministrazione accusandola di non avere avuto rispetto per il territorio di cui è responsabile soprattutto in riferimento a TARI e PEF.
“La Giunta Marino – spiegano-, fino alla fine del suo mandato, ha dimostrato di amministrare la città in modo improvvisato e senza programmazione, mettendo in discussione il benessere dei cittadini. Il Consiglio Comunale è stato testimone di un periodo in cui l’amministrazione non ha dimostrato rispetto né per i consiglieri né per i cittadini.
In particolare, desideriamo mettere in luce un atto che riteniamo contrario agli interessi della città. Si tratta dell’approvazione di una misura che riguarda la TARI (Tassa sui Rifiuti), che ha visto un aumento considerevole per le utenze domestiche è una diminuzione molto importante della tassa sui rifiuti per alcune utenze non domestiche , nonostante il costo complessivo dei servizi è diminuito rispetto all’anno precedente.
Questa decisione ha comportato un aumento significativo per le utenze domestiche, rappresentando un pesante fardello per molte di esse ed è in contrasto con il principio di equità fiscale. (Robin-Hood al contrario)
La confusione della Giunta Marino si evidenzia non solo nell’incapacità di amministrare la città, ma anche nell’assenza di programmazione. È noto che molte delibere che richiedono il parere del Consiglio Comunale vengono presentate il giorno prima della scadenza, con la minaccia che, se non vengono votate, ci saranno conseguenze per la città. Un esempio tangibile è rappresentato da due delibere (tariffe TARI e PEF) che dovevano essere votate entro il 15 settembre, ma il Consiglio Comunale ha potuto esprimerle solo il 14.
Ci chiediamo perché il Sindaco Marino porti sempre all’ultimo giorno le delibere in Consiglio Comunale, sempre vicino alla data di scadenza? Da mettere in risalto la poca chiarezza dei suoi assessori nell’illustrare le delibere, limitandosi solo a leggerle. Oppure, assessori che in mancanza di un loro collega assente in Consiglio Comunale, non sono in grado di presentare la proposta di delibera, come se fossero assessori in due Comuni diversi.
La poca operosità della Giunta Marino è evidente dalle mozioni da noi presentate, (Mal sopportate) in cui mettiamo in evidenza le criticità della città e dei cittadini, e tali criticità sono riconosciute anche dalla minuta rappresentanza consiliare che fa riferimento a Marino, approvandone il contenuto.
Il Sindaco Marino – concludono i consiglieri – deve prendere atto della scarsa rappresentanza numerica dei suoi consiglieri comunali, solo in cinque, non in grado neanche di assicurare il numero minimo legale per le sedute consiliari. Se un Sindaco viene abbandonato dai consiglieri che lo hanno eletto, significa che ha fallito politicamente”.