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La Sicilia seconda Regione in Italia per euro spesi nel gioco d’azzardo: 8,67 miliardi l’anno

Redazione 1

La Sicilia seconda Regione in Italia per euro spesi nel gioco d’azzardo: 8,67 miliardi l’anno

Ven, 15/09/2023 - 07:29

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La Sicilia è la seconda Regione in Italia per euro spesi nel gioco d’azzardo online: 8,67 miliardi l’anno. Solo la Campania gioca di più, con 10,4 miliardi. Stessa classifica per l’importo medio giocato pro-capite: 1.806 euro l’anno in Sicilia e 1.874 euro in Campania, contro una media nazionale di 1.719 euro.

Nel dettaglio, le cifre complessivamente spese in ogni provincia, ogni anno, per il gioco online sono compatibili con la popolazione residente:

Palermo – 2,5 miliardi

Catania – 1,9 miliardi

Messina – 1,2 miliardi

Siracusa – 786 milioni

Trapani – 620 milioni

Agrigento – 546 milioni

Ragusa – 441 milioni

Caltanissetta – 344 milioni

Enna – 238 milioni

Drammatici i dati della giocata media pro capite a livello provinciale, con tre siciliane in vetta alla classifica nazionale:

Messina – 2.911 euro

Palermo – 2.895 euro

Siracusa – 2.814 euro

E guardando dentro le province, nei singoli comuni, si scoprono situazioni a dir poco allarmanti:

Patti (ME) – 4.684 euro

Lipari (ME) – 3.603 euro

Sant’Agata di Militello – 3.531 euro

Ficarazzi (PA) – 4.071 euro

Partinico (PA) – 3.811 euro

Francofonte (SR) – 3.766 euro

Floridia (SR) – 3.561 euro

Avola (SR) – 3.517 euro

Per trovare un dato più alto di quello di Patti bisogna andarlo a cercare in provincia di Salerno, a Castel San Giorgio (4.999 euro), mentre nemmeno la famosa e poco fortunata Casal di Principe, in provincia di Caserta, raggiunge il piccolo centro messinese (i casalesi spendono in media 4.513 euro l’anno).

“Purtroppo il gioco d’azzardo online è un’eccellente lavanderia per il denaro sporco – afferma il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – e molti siti di scommesse apparentemente legali, in realtà, hanno alle spalle società in rapporti con la mafia. Come è stato tra l’altro accertato in più casi, ad esempio a marzo 2021 quando la Guardia di Finanza ha scoperto che il clan Santapaola-Ercolano usava una piattaforma di gambling maltese, non autorizzata ad operare in Italia, per ripulire il denaro”.

Alla luce della crescita esponenziale del mercato delle scommesse online, di queste infiltrazioni mafiose e dell’impatto sociale fortissimo e deleterio che ha spesso il gioco d’azzardo, Federconsumatori torna a chiedere che lo Stato alzi il livello della vigilanza, rendendo più stringenti i requisiti per operare in questo settore e passando al setaccio la struttura societaria delle aziende che stanno dietro le piattaforme.

“Scommettere non è illegale – precisa La Rosa – ma può diventare un problema, persino una dipendenza, e può foraggiare le organizzazioni mafiose. Per non parlare del frequentissimo sovraindebitamento dei giocatori accaniti, che può portarli tra le braccia di estorsori di ogni tipo. Insomma – conclude il presidente di Federconsumatori Sicilia – non possiamo ignorare questi dati e questo fenomeno ed è per questo che la nostra associazione ha redatto questo importantissimo, ma dolorosissimo per noi siciliani, report”. (Fonte: Federconsumatori – Elaborazioni su dati ADM e Istat)