Attualità

Il poeta e scrittore acquavivese Calogero Sorce pubblica il libro di poesie “UCRAINA”

Il poeta  e scrittore  acquavivese, Cav. Dott. Calogero Sorce, attualmente residente a Venaria Reale (TO),  pubblica con  “Amazon”, e con il patrocinio della “Casa Editrice Edizioni Billeci”,  il libro di poesie “UCRAINA”. Il libro  esprime in forma poetica fatti ed emozioni riguardati il conflitto attuale Russia-Ucraina, trattando vicende che i mass-media hanno ampiamente diffuso. Dalla premessa del libro: “Ogni popolo deve essere sovrano e libero di fare quello che vuole nel proprio territorio, rispettando però sempre la libertà degli altri popoli vicini: “ la mia libertà finisce sempre dove inizia la tua, e viceversa”. L’astio e le contese fra i popoli ci sempre stati ma nella nostra epoca moderna le controversie si dovrebbero sempre risolvere a tavolino con delle pacifiche trattative. L’uomo ha la Ragione ma non sempre ha la Saggezza. Ma le trattative pacifiche avvengono solo quando nelle nazioni regna la Democrazia. Ma se in una nazione vige la Dittatura oppure l’Autocrazia tutto cambia. Perché in questo caso la testa che decide il bene o il male è una sola, è una sola persona.  (…)” La guerra non è mai una cosa buona e porta sempre danni fra tutte e due le parti dei belligeranti, sia in chi la fa che in chi la subisce. Ma soprattutto porta danni fra il popolo innocente che di nulla ha colpa e ne subisce le conseguenze. Porta danni ai bambini, ai vecchi, alle donne, ai soldati e soprattutto porta tantissimi morti. Da notizie riportate dai “mass media” nel conflitto Russia-Ucraina i morti, ad adesso, ammonterebbero a circa cinquecentomila, fra soldati e civili. Senza contare poi la sofferenza degli innumerevoli profughi, soggetti fragili, costretti ad abbandonare forzatamente la propria patria, le proprie cose materiali e i propri affetti; gente che una volta aveva tutto e che la guerra la ha privato di tutto. (…)  Alla fine della guerra tutti hanno perso, pure chi pensava di vincere; e non c’è mai un vero vincitore, perché in ogni guerra non c’è mai un vero vincitore.(…) La guerra, in qualunque nazione ove essa avvenga, lascia su tutta la nostra Terra una ferita terribile che mai sarà sanata.”

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