L’inflazione scende al 5,4% ma la mazzata per i consumatori prosegue anche ad agosto, a causa della crescita ancora sostenuta dei beni primari come alimentari e carrello della spesa. Lo afferma Francesco Tanasi docente dell’Università San Raffaele Roma, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat.
Il tasso di inflazione al 5,4% si traduce in una maggiore spesa annua pari a +1.579 euro per la famiglia “tipo”, che sale a +2.046 euro annui per un nucleo con due figli – spiega il Codacons – Ciò che preoccupa di più, tuttavia, è la crescita ancora sostenuta del carrello della spesa (che ad agosto si attesta a +9,4%) ma soprattutto degli alimentari, i cui listini salgono in media del +9,9%.
In pratica una famiglia con due figli solo per mangiare si ritrova a spendere +761 euro su base annua a causa dei pesanti rincari registrati per cibo e bevande.
“Per tale motivo – continua il prof. Tanasi – il Governo dovrebbe adottare subito misure volte a contenere la crescita dei listini al dettaglio, partendo dalla tassazione sui carburanti, i cui aumenti determinano un effetto domino sui prezzi che potrebbe determinare una nuova spinta inflattiva nelle prossime settimane, con danno enormi per le tasche delle famiglie e per l’economia nazionale”.