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Le ragioni di una scelta, l’ex assessore Marcella Natale: “C’è un momento in cui bisogna dare ordine alle priorità del proprio percorso umano: la coerenza, la dignità, il senso delle proprie azioni”

A distanza di qualche giorno dalle sue dimissioni, l’ex assessore alla cultura, la professoressa Marcella Natale pubblica sul suo profilo Facebook una sua riflessione per spiegare le ragioni della sua scelta.

“Dopo aver presentato, giorno 28 luglio, le mie dimissioni libere e irrevocabili dall’incarico di assessore della Giunta Comunale di Caltanissetta, ritengo necessario, visto il ruolo pubblico che ho ricoperto, spiegare brevemente le ragioni della mia scelta.
Dal momento della nomina, nel settembre del 2019, ho inteso il ruolo della Cultura non solo come motore di riscatto di una comunità depositaria di valori, tradizioni, storia, ma anche come leva di rinascita di un territorio dalle immense potenzialità.
Nell’ascolto delle istanze dei cittadini, delle associazioni, degli enti, ogni attività culturale progettata non è mai stata fine a se stessa, ma ha sempre mirato a restituire a Caltanissetta il ruolo di riferimento e di guida nell’entroterra siciliano: le saracinesche letterarie, il festival “Miniera”, il New European Bauhaus, gli spettacoli teatrali mattutini gratuiti per le scuole primarie, i biglietti ridotti per gli studenti per le stagioni teatrali, la qualificazione alla finale della “Capitale Italiana del Libro” nel 2021, il Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze, il progetto di valorizzazione della Biblioteca “L. Scarabelli” e del “Parco letterario” (che sarà dotato anche di un tavolo digitale interattivo che racconterà il contesto culturale, l’opera e la persona di Rosso di San Secondo), la qualifica di “Città che legge”, il “Patto per la Giustizia e la Bellezza di Comunità”, gli incontri con gli autori, la promozione della Settimana Santa, l’utilizzo dei social durante gli anni di pandemia – la pagina dell’Assessorato alla Cultura è stata in quel periodo, anche a livello sociale, un sostegno per i cittadini, con i suoi contenuti culturali, i dibattiti, i video.
Questi quattro anni sono stati difficili, faticosi, ma anche gioiosi: nel mio percorso ho incontrato interlocutori competenti e affidabili – il presidente di Casa Rosetta, dott. Giorgio De Cristoforo, il presidente del Conservatorio di Musica “Bellini”, dott. Andrea Milazzo, la direttrice dell’UEPE, dott.ssa Rosanna Provenzano, la professoressa Rosanna Zaffuto Rovello, la soprintendente Daniela Vullo, il Vescovo Mons. Mario Russotto: tutte Persone con le quali abbiamo lavorato per una città che fosse più inclusiva e rispondente alle esigenze della contemporaneità.
Mi dimetto perché c’è un momento in cui bisogna dare ordine alle priorità del proprio percorso umano: la coerenza, la dignità, il senso delle proprie azioni.


Con la serenità di avere svolto il mio ruolo con passione e anche con sacrifici di tipo personale, con il massimo dell’impegno – per quelle che erano le mie mansioni e competenze – ho scelto di concludere qui questo percorso.
Le pastoie della burocrazia troppe volte diventano un ostacolo a quelle che sono le progettualità costruttive per il territorio. Non bastano soltanto gli intenti, è fondamentale l’efficacia della macchina amministrativa. La cultura è un processo in costante evoluzione, non un punto fermo; è un organismo fecondo che forma e si trasforma. Passo il testimone a chi arriverà dopo di me, che, se vorrà, potrà, in continuità, portare avanti progetti di ampio respiro, come per esempio il “Polo di Arte e Cultura”, un centro di interpretazione del paesaggio e del territorio, improntato alla sostenibilità, all’innovazione e alla partecipazione, in un processo comune di partenariato pubblico/privato; una governance nella quale l’Arte e la Cultura, in tutte le loro espressioni, possano entrare in relazione e intersecarsi, contribuendo, ciascuna in modo diverso e necessario, a un lavoro di co-creazione e al racconto e interpretazione del presente attraverso la partecipazione della comunità, locale e internazionale.
Ringrazio tutti i cittadini che in questi anni hanno condiviso con me sogni e impegno per la crescita della città, e ringrazio anche tutte le persone che in questi giorni mi hanno espresso la loro stima. Un ringraziamento particolare lo devo alle Associazioni e ai Presidenti della “Settimana Santa”, che tutelano e tramandano con dedizione la nostra Pasqua, un rito e una festa unici nella loro struggente Bellezza, fortemente identitari della città.
Ringrazio il sindaco Roberto Gambino per avermi dato la fiducia e l’occasione di mettermi al servizio della mia città.
Il ricordo più caro che porto con me? La lettera di ringraziamento di una classe di quarta elementare dopo aver assistito allo spettacolo mattutino del “Re Leone”.

                                                                                                    Marcella Natale
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