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La gestione della cosa pubblica: una partita a scacchi tra la buona e la cattiva politica

di Maximilien De Robespierre

La gestione della cosa pubblica: una partita a scacchi tra la buona e la cattiva politica

Dom, 06/08/2023 - 13:50

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Conoscete il gioco degli scacchi? Io sì, lo adoro. È un gioco che richiedere intelligenza. Ogni mossa ha lo scopo di prevedere e limitare i danni causati dalle mosse dell’avversario specialmente quando si è in sofferenza per carenza di pezzi. Ed è così che, ormai, io vedo la gestione della cosa pubblica: una partita a scacchi tra la buona e la cattiva politica. I pezzi di colore nero, la cattiva politica, cercano di collocarsi in punti strategici al fine di dare scacco matto al Re Bianco, lo Stato Legittimo, e per raggiungere questo obiettivo cercano di indebolire la Regina Bianca, la Costituzione: la circondano di leggi e leggiucole che mirano a renderla inefficace dando potere a chi ne abusa. I pezzi bianchi si muovono a fatica perché sono rimasti in pochi: la regina per loro rimarrà sempre e solo la Costituzione, non hanno intenzione di giurare fedeltà alla regina nera, la mafia. Ma il Re Bianco, lo Stato, è ormai oppresso dal suo antagonista: il re nero, l’antistato.

Ad ogni pezzo nero voglio dare il nome che più gli si addice superando le convenzioni ludiche: gli alfieri diventano i mediatori tra antistato e mafia, i cavalli diventano i cavalieri neri al suo servizio e le torri diventano i servizi segreti deviati. A questi si aggiungono i pedoni neri: i politici di basso rango, quelli che popolano le città e i paesi e che vengono eletti per mezzo dei voti della mafia e di coloro che chiedono favori. Questi pedoni, che io chiamo pedine, praticano la corruzione, l’affiliazione mafiosa e l’abuso di potere. A collocarle nei posti giusti ci pensa la regina nera, la mafia, facendoli eleggere grazie ai voti della “sua gente”, i suoi sudditi, e di coloro che riesce a irretire, corrompere o a comprare con semplici escamotage elettorali.

A difesa del Re Bianco e della Regina Bianca rimangono solo pochi pezzi, molti altri sono già caduti perché, per quanto il loro cuore sia stato grande e coraggioso, i pezzi neri all’interno dello scacchiere sono troppi e “ben posizionati” all’interno dei “Tre Poteri” dello Stato.

A difesa del Re Bianco rimangono, quindi, solo pochi pedoni, pochi politici, che a fatica avanzano all’interno del sistema, e i cittadini: a questi ultimi è toccato vestirsi dei colori della bandiera italiana e ricordare allo Stato Legittimo, il Re Bianco, che la partita non è ancora finita, ma che deve essere lui a fare le mosse giuste per difendersi dagli attacchi: cacci dal Parlamento italiano i politici condannati e tolga loro ogni immunità e privilegio, abolisca i vitalizi e renda la politica una scelta etica e non lucrativa, e, soprattutto, renda il conflitto di interessi, in ogni sua forma, un reato perseguibile per legge. E su quest’ultimo vorrei soffermarmi perché questa parte del gioco va spiegata bene. Esistono un insieme di mosse che permettono ai politici, “corrotti”, le “pedine” nere, di ottenere benefici per se stessi e per i propri familiari, rimanendo impuniti di fronte alla legge perché nonostante la pratica sia del tutto immorale il danno arrecato non è tale da essere penalmente perseguibile. E la politica cattiva all’interno di questa zona grigia ci sguazza parecchio creando uno scambio vicendevole di incarichi e posizioni, in questo modo riescono ad inserire i propri familiari nella cosa pubblica e a muovere le voci dei bilanci comunali per favorire questa o quell’azione politica tesa a soddisfare bisogni personali o di gente “amica”, mafiosi compresi. Ne ho viste parecchie di mosse così e vi assicuro che sullo scacchiere hanno un peso fondamentale: chi si muove nel pubblico non deve favorire interessi e vantaggi di natura privata che entrino in conflitto con il proprio ruolo all’interno della gestione pubblica e non deve cedere alle “pressioni” dei criminali! Mogli, mariti, figli e compari devono essere tagliati fuori dal gioco degli incarichi e delle consulenze! Un gioco indegno e immorale portato avanti da uomini politici facilmente corrompibili e di nessun valore: vanno fermati con leggi severe che li interdicano “per sempre” dai pubblici ruoli e uffici, leggi che li costringano a risarcire il danno arrecato alla comunità con il loro disonesto procedere.

Se il Re Bianco vuole mettere sotto scacco l’antistato, tagli fuori dalla politica la regina nera e i pedoni corrotti!

Le Roi Blanc doit agir!

Maximilien De Robespierre