MUSSOMEL I- Tanto tempo fa, e ancora oggi, sapevo che c’era una Via Polizzello che si trova, vicinissimo, alla Chiesa della Madonna Santa Maria alla Fontana, nonchè al Corso Paolo Agliata, quasi nel centro del paese di Petralia Sottana. In un primo momento pensavo che ci fosse solo un loro nome come quello di Mussomeli, ma, poi, ho visto da alcuni anni fa, soprattutto nel 2013, proprio nel “Palazzo Sant’Elia” in Via Maqueda di Palermo, in cui sono stati preparati dei bellissimi vestiti e indossati attraverso lo stile, i merletti e i tessuti pregiati che ricoprivano gli sfarzosi di dame e uomini nobili, soprattutto quelli della “baronessa Polizzello”, in cui vi eleggessero, prima il “barone Inguaggiato” dal 1600 fino all’inizio del 1700, e, poi dopo, tutta la famiglia del barone “Rampolla Polizzello” di Petralia Sottana, con quel prestigiosissimo abito rosso in ciliegia, con delle tonalità scure, con un protagonista della moda e con delle giacche, dei guanti, delle borse, dei cappelli, delle scarpe e delle stoffe preziose, nonchè con un atelier di quel tempo d’altri tempi d’oro nel periodo finale dell’epoca del ‘900. Intanto, negli ultimi mesi del 2023, è stato acquisito dall’Ente “Parco Madonie” di un palazzo nobiliare settecentesco, in cui vi sorgerà una foresteria dedicata, in particolare, a quegli artisti, ai letterati ed agli scenziati. Si tratta, così, di quel Palazzo “Rampolla di POLIZZELLO”, ubicato nel centro storico di Petralia Sottana. Ho chiesto ad alcuni cittadini di Petralia Sottana ma non sanno cosa vuol dire e di che cosa si tratta di questo “Polizzello“. Qualcuno, pure, di un direttore del Museo di Palermo con dei tessuti pregiatissimi dei baroni dell’800/900, soprattutto della baronessa di Polizzello, nessuno sappia dove si trova una unica “Montagna di Polizzello” di Mussomeli, proprio, qui, a pochi chilometri del nostro paese. Forse, anche tra di noi, non sanno che c’è stato, in più di trecento anni fa, fino agli anni del ‘900, un “Feudo di Polizzello” del “Barone Inguaggiato“, in “arma” con due mani, ai primi del ‘700, e, poi, sostituito da un suo parente dal “Barone Rampolla“, in “arma” con due leoni, in un grandissimo latifondo. Per sicurezza, bisognerebbe, almeno, da un paio di mesi, trovare negli Archivi di Stato la Biblioteca Regionale di Palermo. Ma, comunque, è molto probabile, anche se non c’è il massimo di certezza, che al nostro Polizzello ci sono stati due tipi di baroni, dall’inizio di tre/quattro secoli, soprattutto per dei motivi. Intanto, guardando una cartina geografica di Mussomeli, dove c’è la “Montagna di Polizzello”, a 877 metri di altezza, ed in basso con quel suo Borgo e con delle casette, tra i quali il caseggiato del “Principe Lanza di Trabia”, in cui, dentro, c’è un piccolo muro rotondo, centrale, che si chiama “arma” o “scudo”, dove si vede quel loro “leone rampante e coronato“. Ma, giù, a quasi quattro chilometri, c’è un altro “Monte Polizzello”, a circa 600 metri di altezza, in quasi tutti sconosciuti, e vicino a quell’altro “Monte di Castellaccio”. E lì, sicuramente, ci fu un altro secondo Barone di Polizzello, detto Inguaggiato e, poi, Rampolla. E, allora, i primi “due baroni”, da circa milleseicento, sia da Lanza Trabia nella zona in alto di Polizzello, di 700 salme, e da Inguaggiato-Rampolla, nella zona in basso, di 600 salme, che ora, recentemente, da più di un secolo, viene chiamata la “Mappa“. Per dirlo, così, che vi sono stati i “due baroni” ed esistono ancora i “due di Polizzello”, di cui uno è sopra, e l’altro è proprio sotto!! Da una Pianta Topografica dall’agrimensore Francesco Vaccaro del 1840, si vede Polizzello, come se fossero in due parti, e, sopra, al contrario c’è quel nome proprio di Petralia. Nel frattempo, in ogni caso, vedremo di dirci tante tante altre cose, sia vicine e sia lontane, nel prossimo articolo! (Prof. Salvatore Vaccaro)