È morta Michela Murgia: è stata una voce libera e indipendente

E’ morta a Roma, all’età di 51 anni, la scrittrice Michela Murgia. Aveva 51 e, come dichiarato da lei stessa, era affetta da carcinoma renale al quarto stadio. Nata in provincia di Oristano, a Cabras, nel 2009 ha pubblicato per Einaudi ‘Accabadora’ con cui vinse il premio Campiello. La sua ultima pubblicazione, edita con Mondadori la scorsa primavera, è ‘Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi’.

La scrittrice aveva rivelato nella lunga intervista al Corriere della sera di avere un tumore in uno stadio avanzato, al punto che “l’obiettivo non è sradicare il male, ma guadagnare tempo”. Aveva raccontato la convivenza con la malattia che le aveva colpito i reni, per poi estendersi ad altri organi. Due mesi fa aveva sospeso le uscite pubbliche, affermando nelle stories di Instagram di star tornando a casa “da quella che era l’ultima uscita pubblica che conto di fare per i prossimi sei mesi”. Aveva poi ringraziato le persone che la invitavano, dovendo però rifiutarli: “Non ho le forze né il tempo per accettarli, il mio prossimo tempo è per chi amo”. “Non farò neanche presentazioni di Tre Ciotole”, aveva poi detto a proposito della sua ultima opera. L’editore Einaudi l’ha ricordata in un tweet, citando l’incipit del suo libro ‘God Save the Queer’: “Dio mi ama come sono e vorrò essere, oppure rimarrò un disordine oggettivo nell’ordine della creazione, un’anomalia di programmazione destinata a stare ai margini, a essere guardata con sospetto, un peccato ambulante per il solo fatto di esistere così come sono?”. Mondadori sullo stesso social ha pubblicato una sua foto scrivendo “Ciao Michela”, con l’emoji di un cuore. La scrittrice Teresa Ciabatti, in un post su Instagram, ha scritto semplicemente ‘Michela’, mentre Loredana Lipperini su Twitter ha pubblicato una foto con la didascalia “Michela, amore. Grazie per tutto”. 

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