Salute

Coldiretti: via libera per 40 mila lavoratori stranieri “salva vendemmia”

Redazione 2

Coldiretti: via libera per 40 mila lavoratori stranieri “salva vendemmia”

Mer, 16/08/2023 - 10:31

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40 mila lavoratori stranieri extracomunitari interamente impegnati nel lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero.

Via libera all’ingresso di 40 mila lavoratori stranieri extracomunitari interamente impegnati nel lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero. Lo rende noto la Coldiretti nell’evidenziare la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Dpcm che integra i flussi stagionali proprio in occasione dell’avvio delle importanti campagne di raccolta delle mele e della vendemmia.

Per accelerare le procedure il Dpcm – sottolinea la Coldiretti – riserva alle Associazioni datoriali 15 mila quote sulle 40 mila previste, che saranno utilizzate a “scorrimento” rispetto alle domande gia’ presentate alla data di pubblicazione del Dpcm.

Le quote previste dal Dpcm integrativo – precisa la Coldiretti – sono state gia’ ripartite, con apposita circolare tra gli Ispettorati territoriali del lavoro, le Regioni e le Province autonome dalla Dg-Immigrazione del ministero del Lavoro sulla base delle effettive domande pervenute agli sportelli unici per l’immigrazione e del fabbisogno segnalato a livello territoriale.

In Italia – sottolinea la Coldiretti – un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere con 358 mila lavoratori regolari provenienti da ben 164 Paesi diversi che sono impegnati nei campi e nelle stalle fornendo piu’ del 30 per cento del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo il Dossier Idos.

I lavoratori stranieri occupati in agricoltura – continua la Coldiretti – sono per la maggior parte provenienti da Romania, Marocco, India e Albania, ma ci sono rappresentanti di un po’ tutte le nazionalita’. Si tratta soprattutto di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli.

Sono molti i “distretti agricoli” dove i lavoratori immigrati sono una componente essenziale e bene integrata nel tessuto economico e sociale come nel caso – conclude la Coldiretti – della raccolta delle fragole nel Veronese, della preparazione delle barbatelle in Friuli, delle mele in Trentino, della frutta in Emilia Romagna, dell’uva in Piemonte fino agli allevamenti da latte in Lombardia dove, a svolgere l’attivita’ di bergamini, sono soprattutto gli indiani.