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Caltanissetta si conferma il 2° capoluogo “più economico” per l’acquisto di una casa

Redazione 2

Caltanissetta si conferma il 2° capoluogo “più economico” per l’acquisto di una casa

Mar, 01/08/2023 - 13:14

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Oltre ad essere la provincia più economica d’Italia per gli affitti Caltanissetta con i suoi 727 euro/m² è antche il secondo capoluogo più vantaggioso per l’acquisto di una casa usata.

 I prezzi delle case usate ristagnano in Italia a luglio, dopo l’incremento marginale dello 0,1%. Il prezzo medio di attesta a 1.861 euro al metro quadro. È quanto emerge dai dati rilasciati dall’ufficio studi di Idealista, portale immobiliare per sviluppo tecnologico in Italia.

L’analisi dell’andamento dei valori immobiliari nell’ultimo anno, viene precisato, mostra un aumento complessivo dell’1,8%, dimostrando una sostanziale stabilità nel mercato delle abitazioni usate.Valori in aumento nel 75% delle regioni italiane, con i maggiori incrementi in Trentino-Alto Adige (1%), Lombardia (0,9%) e Veneto (0,6%). Rialzi più contenuti nel resto delle regioni (12), racchiuse in uno stretto range che va dallo 0,5% del Friuli-Venezia Giulia allo 0,1% della Valle d’Aosta. Di contro, i ribassi in Toscana (-0,5%), Lazio, Piemonte (entrambe giù dello 0,4%) Molise e Liguria (entrambe in calo dello 0,3%). La regione con prezzi al metro quadro più elevati è il Trentino-Alto Adige, con i suoi 2.864 euro al metro quadro. La seguono Valle d’Aosta (2.618 euro/m²), Liguria (2.489 euro/m²) e Toscana (2.348 euro/m²).

Prezzi superiori alla media italiana anche per il Lazio (2.179 euro/m2) e la Lombardia (2.178 euro/m2). Sotto la media le restanti 14 regioni, i cui prezzi al metro quadro vanno degradando dai 1.756 euro dell’Emilia-Romagna fino agli 875 euro del Molise.

Tendenza positiva anche nelle (106) province monitorate con 54 zone in aumento; 8 presentano prezzi stabili rispetto a giugno; 44 sono in calo. I maggiori incrementi del periodo si rilevano a Belluno (5,5%), Vercelli (2,6%), Frosinone e Trieste (entrambe su del 2%). Altre 50 aree provinciali evidenziano rialzi compresi tra l’1,5% di Ravenna e lo 0,1% di Aosta.

Le zone che non fanno registrare variazioni rispetto ad un mese fa sono: Cosenza, Varese, Reggio Emilia, Pordenone, Bolzano, Novara, Sondrio e Cagliari. Le province i cui prezzi hanno subito i maggiori ribassi sono Grosseto, Potenza (-1,3%), Pavia ed Oristano (entrambe -1,2%). Cali superiori all’un per cento anche per Biella, Nuoro e Viterbo (-1,1% le tre aree).

A differenza di regioni e province, che presentano un andamento positivo, la tendenza cittadina dei prezzi dell’usato vede, invece, una prevalenza di aree in calo, sono 56 su 107 capoluoghi monitorati, trascinate a ribasso da Barletta (-3,5%), Agrigento (-3,2%) e Potenza (-2,9%). I maggiori rialzi del mese invece toccano le città di Frosinone (3,7%), Mantova (3,4%) e Rimini (3,3%).

Per quanto riguarda i grandi mercati cittadini, Bologna (-1,4%) ha subito una netta diminuzione dei prezzi rispetto a giugno. Lieve calo per Milano e Roma (entrambe -0,1%), Torino ha mantenuto prezzi stabili, mentre Palermo (1,6%) e Napoli (1,7%) registrano valori in ascesa. Milano (4.983 euro/m2) si conferma anche a luglio la città più cara, seguita da Bolzano (4.409 euro/m2) e Venezia (4.382 euro/m2).

Prezzi superiori alla media nazionale in altri 33 capoluoghi compresi tra Firenze (4.052 euro/m2) e Savona (1.876 euro/m2). Di contro, Biella (725 euro/m²) è il capoluogo più economico davanti a Caltanissetta (727 euro/m²) e Ragusa (740 euro/m²).