I dati parziali al 20 luglio sugli introiti per la Regione Siciliana della tassa automobilistica confermano, anche dopo la chiusura della finestra “Straccia bollo”, la tendenza in forte crescita già rilevata tra la fine del 2022 e l’inizio di quest’anno. A renderlo noto l’assessorato dell’Economia, le cui rilevazioni attestano una crescita delle entrate del 33 per cento e quasi 70 milioni in più a confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso (266,4 milioni rispetto ai 200 milioni del 2022). La crescita sale fino al 62,7 per cento nel confronto con il 2020 e fino al 65 per cento con il 2021 sempre sul periodo gennaio-luglio.
«Il cosiddetto “Straccia bollo” – sottolinea il presidente Renato Schifani – voleva essere una mano tesa ai cittadini e così è stato. A giovarsene è stata innanzitutto la Regione, incamerando risorse fresche altrimenti perdute che potremo impegnare per garantire i servizi e creare opportunità, ma anche i siciliani che regolarizzano la loro posizione senza ulteriori carichi fiscali».
Nel dettaglio, dopo la chiusura delle agevolazioni al 28 febbraio, i maggiori range di aumenti mensili si sono registrati a marzo (58,4 milioni di euro incassati rispetto ai 32 milioni del 2022) e a giugno (45 milioni di euro rispetto ai 37 milioni del 2022).
«Consideriamo questi ottimi dati – commenta l’assessore all’Economia Marco Falcone – una nuova prova del buon funzionamento della regolarizzazione agevolata del bollo auto attuata in Sicilia. Sempre più contribuenti sono stati spinti a rientrare dagli arretrati grazie anche al clima di positivo dialogo che la Regione ha potuto instaurare con i cittadini, riconoscendo il taglio di sanzioni e interessi».