Sul nuovo Codice dei Contratti Regionale, la IV Commissione dell’ARS ha appena approvato un emendamento con le recenti proposte formulato dalle organizzazioni professionali del settore tecnico, tra cui la Consulta degli Ordini degli Architetti Siciliani, che mira ad eliminare il vincolo assurdo di subordinare l’accesso al mercato dei liberi professionisti al fatturato nell’ultimo triennio. Il talento deve potere emergere sempre nella progettazione delle opere pubbliche – commenta il Presidente Falzea – non sono infatti fatturato e dipendenti a garantire la qualità del progetto, una cosa elementare che anche i bambini riescono a comprendere.
In audizione alla IV^ commissione dell’Assemblea Regionale – continua Falzea – abbiamo suggerito di intervenire sui requisiti di ordine speciale che di fatto sbarravano la strada dei lavori pubblici ai giovani e alle strutture professionali medio-piccole. Abbiamo appreso con piacere che l’on. Giusy Savarino – commenta Rino La Mendola, coordinatore del Dipartimento Lavori Pubblici della Consulta e Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Agrigento – dopo le audizioni ha presentato un emendamento che prevede di aprire le gare ai liberi professionisti, introducendo una polizza assicurativa in alternativa al fatturato degli ultimi tre anni, nonché la necessità di riferirsi alle opere realizzate nei 10 anni precedenti.
L’emendamento prevede inoltre – continua La Mendola – la possibilità per i vincitori dei concorsi di progettazione, di dimostrare il possesso dei suddetti requisiti economico-finanziari, anche costituendo un raggruppamento temporaneo a valle della proclamazione, cioè vince chi è bravo, chi presenta il progetto più valido, poi invita ad affiancarsi a lui il professionista di maggiore esperienza e maggiore fatturato.
Se l’emendamento sarà approvato dall’Aula come noi auspichiamo – conclude Falzea – in Sicilia la Politica avrà dimostrato di volere scegliere nella riqualificazione dei nostri territori il progetto migliore e non il Progettista più vicino.