Da questa mattina, con la riapertura del tempio, il Parco archeologico di Segesta torna fruibile dopo l’incendio divampato nei giorni scorsi. Lo rende noto l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato. «Grazie all’azione tempestiva e coordinata del direttore Luigi Biondo e del personale, che ringrazio per il lavoro fatto, la Regione è riuscita – dichiara Scarpinato – a riaprire il parco in tempi straordinariamente brevi, garantendo sia la fruizione del sito sia la stagione estiva degli spettacoli che prenderà il via domani sera con il concerto inaugurale di Alice».
Una ferma volontà di non piegarsi e operare nel nome della Cultura e delle Arti – musica, teatro, danza – che per un mese animeranno le notti di questo luogo magico.
Uno sforzo, reso possibile grazie all’impegno di tutto il personale del Parco, del Corpo Forestale, delle aziende del territorio e di tutti coloro che si sono prestati ad intervenire per garantire il Festival.
Nel frattempo sono stati richiesti e accolti dal governo Schifani Cinquecentomila euro per la messa in sicurezza e il ripristino dello stato dei luoghi del Parco archeologico di Segesta a richiesti al governo Schifani. L’appello era contenuto in un ordine del giorno presentato ieri all’Assemblea regionale siciliana dal deputato trapanese Dem, Dario Safina.
“Ho visto personalmente la devastazione che le fiamme hanno lasciato dietro la loro folle corsa alimentata dal fortissimo vento di scirocco e dalle alte temperature di martedì scorso – ha detto Safina -. Solo grazie al certosino lavoro di programmazione del direttore del parco archeologico di Segesta Luigi Biondo e del suo entourage, i monumenti sono rimasti indenni. Il lavoro di ripulitura e scerbatura organizzato per tempo ha fermato il fuoco prima che arrivasse a lambire i nostri preziosi beni archeologici. Ora – continua l’onorevole Safina – è tempo di reagire e di permettere la piena fruibilità dei luoghi. A giorni avranno inizio gli appuntamenti del cartellone della ricca stagione teatrale e musicale. E’ necessario riparare i danni strutturali che l’incendio ha provocato e permettere che i luoghi tornino pienamente fruibili. Il Parco di Segesta aveva una prospettiva di oltre 300 mila visitatori per questa stagione e la Regione Sicilia deve permettere all’Ente di ripartire nel più breve tempo possibile”.
“Contro gli incendi – ha continuato ancora l’onorevole Pd – serve a poco la repressione, ecco perchè occorre puntare sulla prevenzione. Ecco perché intendo sostenere la richiesta dell’assessore al Comune di Calatafimi Segesta Massimo Fundarò per trasferire all’Ente locale la competenza relativa alla prevenzione incendi. Servono solo i mezzi necessari che possono essere messi a disposizione dalla Protezione civile regionale e poi sarà compito dell’Amministrazione comunale con proprio personale a garantire per tempo gli interventi necessari”.
Il ricco calendario di appuntamenti, pronto ad animare le preziose “pietre antiche” del complesso monumentale tra i più suggestivi dell’Isola, si apre con il concerto di Alice dal titolo Eri con me, in programma venerdì 28 luglio alle ore 21.00 al Teatro Antico.
La cantante, accompagnata sul palcoscenico da Carlo Guaitoli, pianista e direttore d’orchestra, già speciale collaboratore di Franco Battiato per oltre vent’anni, e dalla violoncellista Chiara Trentin, con la sua personalità vocale unica e un percorso artistico sempre in evoluzione, si fa ancora una volta strumento della musica del Maestro, che ha affiancato per anni scambiando con lui riflessioni e momenti creativi rimasti nella storia della musica italiana.
«Il compositore e autore che sento più̀ vicino e affine non solo musicalmente – ha dichiarato Alice – è sicuramente Franco Battiato e da molto tempo, nei vari progetti live e discografici, canto le sue canzoni, quelle a cui sento di poter aderire pienamente. L’unico mio profondo desiderio è quello di essere semplice strumento, per quel che posso cogliere e accogliere, di ciò che Franco Battiato ha trasmesso e veicolato attraverso la sua musica e i suoi testi, in questo suo straordinario passaggio sulla Terra».
In Eri con me Alice propone sedici canzoni a cui sente di aderire pienamente. Il progetto affonda le radici nella sua collaborazione artistica con Battiato iniziata nel 1980 con il singolo Il vento caldo dell’estate e l’album Capo Nord. Con Gioielli rubati del 1985, per la prima volta la cantante ha interpretato canzoni del Maestro catanese non scritte per lei, poi per molti anni e in molti progetti discografici ha ripreso il suo abituale ruolo di cantautrice fino al 2003, anno in cui viene pubblicato Viaggio in Italia, un album di sole cover dedicato a grandi autori italiani; qui le canzoni di Battiato presenti erano due, ma nei concerti che seguirono divennero sempre di più, per il rinnovato piacere di Alice nell’interpretare le sue composizioni. Nel 2016 arrivò anche l’occasione del lunghissimo straordinario tour insieme, Battiato e Alice.
Nel 2020 inizia il tour Alice Canta Battiato, una produzione International Music and Arts,con cui si taglia il nastro della seconda edizione del Festival. Durata 90 minuti.
Nell’impegno intrapreso quest’anno dalla direzione artistica di Claudio Collovà a sostegno dei giovani artisti under 35, sabato 29 luglio, con replica il 30 sempre al Teatro Antico alle ore 19.30, l’Accademia d’Arte dell’Inda, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico che lo produce, presenta lo spettacolo I conflitti di Lisistrata di Aristofane, regia di Mauro Avogadro, con Caterina Alinari, Andrea Bassoli, Vanda Bovo, Alberto Carbone, Sebastiano Caruso, Gaia Cozzolino, Sara De Lauretis, Carloalberto Denoyè, Enrica Graziano, Ferdinando Iebba, Althea Iorio, Domenico Lamparelli, Federica Leuci, Emilio Lumastro, Carlotta Messina, Moreno Pio Mondì, Matteo Nigi, Marta Parpinel, Alice Pennino, Edoardo Pipitone, Francesco Ruggiero, Jacopo Sarotti, Mariachiara Signorello, Flavia Testa, Elisa Zucchetti.
È il V secolo a.C., le donne greche, sotto la guida accorta di Lisistrata, risolute a porre fine ad una guerra dilaniante, decidono di astenersi da ogni rapporto coniugale fino a che i loro uomini non acconsentiranno a porre fine al conflitto. Uno sciopero del sesso, in poche parole, che suona di straordinaria modernità. Attraverso una compagnia di attori affiatati come devono essere gli elementi di un coro, I conflitti di Lisistrata è uno spettacolo in cui si sperimenta e ci si sperimenta. Il coro è una delle strutture portanti dello spettacolo e proprio lì lo colloca il tentativo di sperimentazione dell’INDA. I cori dialogano, si sfiorano, risolvono ogni violenza in una danza di pace. Sono voci che si muovono insieme lungo un sentimento comune e che accomuna.
Lisistrata è uno spettacolo vitale capace di incarnare sensibilità e tematiche contemporanee. Un messaggio pacifista ante litteram risolto seguendo logiche originali e ancora oggi sorprendenti. Il rifiuto di ogni guerra in nome dell’umanità che donne e uomini simboleggiano allo stesso modo. Niente di nuovo dunque. Una sfida. Una sfida che si rinnova.
Durata 80 minuti.
“Si sta lavorando giorno e notte – sottolineano il direttore del Parco Archeologico di Segesta Luigi Biondo e il direttore artistico del “Segesta Teatro Festival”, Claudio Collovà – per garantire l’accesso ai luoghi del festival nella massima sicurezza. Dopo i terribili momenti dell’incendio, il Parco Archeologico di Segesta ha risposto con coraggio e determinazione e non vediamo l’ora di rivedere il nostro Teatro gremito di pubblico. Tutti noi abbiamo in questi pochi giorni ricevuto da parte di artisti, visitatori, spettatori, amici, attestati di solidarietà e vicinanza e li vogliamo personalmente ringraziare. A tutti chiediamo di esserci ancora più vicini, venendo al festival, condividendo con noi la bellezza del teatro, della danza e della musica. Che la nostra presenza al Parco possa gridare forte il nostro no a qualsiasi forma di barbarie e di offesa a un luogo tra i più belli della nostra Isola. Lunga vita al Segesta Teatro Festival. Lunga vita a Segesta!”
Il Segesta Festival è sostenuto dal MiC – Ministero della Cultura e promosso dal Parco Archeologico di Segesta che comprende i siti di Custonaci, Contessa Entellina, Poggioreale e Salemi.