In questi giorni, di calura insopportabile, si è aggravato ancor di più il persistente problema della distribuzione idrica nei vari quartieri e zone della Città.
“Se già in periodi di normalità di approvvigionamento idrico da parte del gestore idrico integrato (CALTAQUA) esiste una disparità di trattamento temporale nella distribuzione idrica delle diverse zone (frequenza non uguale fra le diverse zone) con conseguenti approvvigionamenti non omogenei tra cittadini, la situazione diventa insostenibile se sopravviene una difficoltà da parte di SICILIACQUE (Fornitore) nel fornire il prezioso liquido a Caltaqua e quindi ai nostri concittadini” ha dichiarato Giampiero Modaffari del gruppo Riprendiamoci la città di San Cataldo -. In questo ultimo periodo, tra l’altro con un clima infuocato e temperature elevatissime, abbiamo assistito a scene che non si verificano nemmeno in Città del terzo mondo (senza con questo volere minimamente offendere nessuno): carenze idriche in diversi condomini in special modo di quelli ricadenti in ZONA 1, sia per frequenza di erogazione non rispettate oppure per scarsa durata di erogazione e/o ridotta pressione della fornitura.
Questa situazione è stata più volte sollevata e rappresentata all’Amministrazione Comunale da parte di cittadini ormai esasperati che cercano negli amministratori i loro difensori. Da quanto rappresentatoci dagli stessi, ogni volta l’Amministrazione ha preferito fare spallucce e non tutelare adeguatamente i concittadini che pur pagando un prezzo salatissimo dell’acqua sono costretti, una settimana sì e l’altra pure, a richiedere la fornitura di autobotte di acqua a privati con elevatissimi costi per i singoli budget familiari.
Spesse volte Caltaqua e Siciliacque fanno a gara a scaricarsi le responsabilità: Caltaqua dice che “…è colpa di Siciliacque che non rifornisce l’acqua oppure la stessa arriva con elevata torbidità…”, ovvero Siciliacque dice: “… è colpa di Caltaqua che non riesce a distribuire con regolarità…”.
Certamente ai cittadini non importa di chi è la colpa, ma interessa solo ed esclusivamente l’avere un servizio di distribuzione idrico che possa ritenersi da società civile!
E’ ormai chiaro che tale situazione non è più sostenibile e che l’amministrazione comunale ha il dovere e tutte le armi per farsi valere. Tra l’altro come già fatto nel passato!
Se il problema della mancata/carente distribuzione è SICILIACQUE: bene richiedere immediatamente l’applicazione dei “ristori a compenso dei disservizi ricevuti dalla collettività” previsti nel contratto di gestione e storni gli stessi ai cittadini. Azione già fatta dall’Amministrazione comunale del Sindaco Modaffari, che a seguito di diverse contestazioni ha fatto ottenere alla collettività sancataldese circa 50.000 € di “Ristori” che sono stati utilizzati per realizzare il primo parco giochi inclusivo della Provincia di Caltanissetta nel quartiere “Don Bosco” della nostra Città.
Se il problema della mancata/carente distribuzione è di CALTAQUA: bene si provveda ad imporre costantemente di mettere a disposizione autobotti della stessa azienda in grado di sopperire la carenza di fornitura. Ovviamente a costo zero per la collettività!. Anche questa è un’azione che abbiamo imposto a Caltaqua durante la nostra Amministrazione comunale.
Già in campagna elettorale RIPRENDAMOCI LA CITTA’, si era preso l’impegno di continuare a richiedere il rispetto della Carta dei Servizi da parte sia di Siciliacque che di Caltaqua.
l nostro gruppo consiliare di RIPRENDIAMOCI LA CITTA’ e lo scrivente pur non essendo stato eletto Sindaco ma semplice consigliere comunale, intende proseguire nell’azione di controllo e richiesta di rispetto e tutela dei nostri concittadini.
In relazione a quanto sopra evidenziato, considerato che non è possibile fare ricadere ulteriormente sulle spalle dei nostri concittadini il peso economico di carente gestione del servizio idrico, si chiede
se l’amministrazione comunale intende tutelare i nostri concittadini facendosi valere nei confronti di Siciliacque e Caltaqua;
se in caso di criticità riguardante la distribuzione idrica, si intende richiedere a Caltaqua una modifica del calendario o durata della distribuzione al fine di permettere a tutti i concittadini residenti nelle varie zone in cui è suddivisa la Città, di potere prelevare il prezioso liquido nelle ore del giorno e non in notturna e con le stesse frequenze per tutte le zone?
se in caso di criticità, anche minima, che riduce i tempi di distribuzione o la pressione per mancato riempimento del piezometro, si intende imporre a Caltaqua l’automatica messa a disposizione di autobotti stazionanti nei quartieri interessati dalle difficoltà di approvvigionamento.
Riteniamo utile e necessario – conclude il gruppo nell’interrogazione – richiedere a Caltaqua di progettare qualche sistema di modifica dell’attuale vettorizzazione del prezioso liquido (bypass o altro) al fine di evitare che determinate zone siano sempre e giornalmente servite ed altre viceversa abbiano frequenze di distribuzione inferiore?”