Si cresce in un mondo ingoiato dalla tecnologia e ricoperto di cemento, dove gli occhi si tengono incollati agli schermi dei dispositivi elettronici, anziché puntarli sul verde circostante.

Eppure, educare i bambini alla natura risulta un’azione necessaria per crescere individui emotivamente stabili e indipendenti. La natura è maestra di vita; consente di scoprire momenti fatti di istinto, avventura e di relazione con le altre forme di vita.

Trascorrere del tempo all’aria aperta permette ai bambini di vivere esperienze che stimolano l’intelletto sia cognitivo, sia emotivo, e di imparare giocando senza sentirsi oppressi, ma, al contrario, liberi di poter prendersi il mondo con i cinque sensi.

La natura sviluppa il benessere psicofisico, e conduce all’autonomia, anche solo per il fatto che i bambini percorrano terreni di differente livello e, dunque, si ritrovino ad affrontare piccole sfide e a conoscere i limiti del proprio corpo.

Le attività che si svolgono nella natura educano anche il bambino al tema dell’ambiente, rendendolo più rispettoso e consapevole. Difatti, stare a contatto con la natura significa non solo tenere in vita la parte più istintiva dell’individuo, ma anche di costruire momenti di relazione poiché è ricca di stimoli e, quindi, offre opportunità di esplorazione che consentono una partecipazione attiva.

La natura ha il suo fascino attraverso il quale il bambino è portato a concentrarsi su ciò che lo circonda senza distrarsi, ma, al contrario, a osservare sempre più attentamente.

Vivere alcuni momenti nella natura, anche allontanandosi qualche ora dallo stile frenetico di vita quotidiana, consente di riavvicinarsi non solo ad essa, ma anche di sviluppare una coscienza ambientalista che consente una visione sostenibile del proprio futuro.