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Robespierre: “Ancora oggi è così, la nuova nobiltà e la politica giocano a poker con il popolo”

Conoscete il Poker?

È un gioco d’azzardo che, durante il periodo francese, il clero, la nostra guida spirituale, insegnò a re Luigi XVI. Il re ne fu entusiasta e presto si diffuse tra la nobiltà di corte. I nobili parigini andavano matti per il poque: il gioco dell’inganno! Del resto poque significa proprio questo: “ingannare”.

Ancora oggi è così: la nuova nobiltà, la politica, gioca a poker con il popolo! Con la benedizione del clero ovviamente!

Nascondono i loro assi all’interno delle maniche e li tirano fuori durante il periodo delle elezioni. Il popolo, come un povero allocco stordito dalla calura estiva, ci casca e si lascia rimbalzare da un discorso elettorale all’altro come fossero carte vincenti giocate da mani esperte.

Ma prestate attenzione perché quelle non sono mani esperte! Sono mani “ingannatrici” come il tipo di gioco che praticano!

Vi prendono in giro perché vi considerano degli ingenui pronti a regalare il vostro voto al primo avido approfittatore, e in fondo hanno ragione. Vi mostrano i loro assi, la loro partita vincente, e voi date loro il vostro voto pensando che sarete parte di quella vittoria e che ne godrete la vincita.

Ma per loro voi siete solamente dei poveri allocchi!

Vi appollaiate sui rami di una vegetazione selvaggia, lasciata crescere senza alcun controllo, e ammirate le carte che ad una ad una vi vengono mostrate: Policlinico, Parco della Dieta Mediterranea, Sanità e Riqualificazione del Centro Storico.

Ed eccovi a pregustare il sapore della vittoria, del successo, del denaro e della conquista sociale!

Peccato siano solo carte da gioco! Perché voi siete le ingenue vittime di un gioco!

Un gioco dove la politica azzarda mettendo sul piatto vane promesse e facendo banco a spese del vostro futuro!

E altro che cip!

Nuovi giocatori sono pronti a sedere ai tavoli più importanti della nostra città: punteranno al rialzo sfruttando le risorse pubbliche, le vostre, e poi rilanceranno fino a quando, a partita persa, vi ritroverete nuovamente con le tasche vuote di speranza e dignità.

Fatevi pure gabbare se volete, ma io continuerò a spiegarvi le regole di questo gioco affinché, come popolo, impariate a distinguere dei giocatori di poker da degli assennati amministratori pubblici!

Le Roi jouer au poker avec le peuple!

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