Un progetto rivoluzionario che tutelerà i siti storici contro il nemico numero uno, l’umidità. Con l’ausilio di un dispositivo di gestione intelligente rivolto a sistemi di deumidificazione ellettrofisici, monumenti, biblioteche storiche avranno un’arma di difesa non indifferente.
Un dispositivo messo a punto dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo, allo scopo di essere uno scudo importante all’interno di microclimi umidi che potrebbero salvaguardare strutture quali castelli, monumenti, palazzi, archivi o blibioteche storiche. Il progetto è denominato DIGIDEL, sviluppato nell’ambito del PO FESR 2014/20 – azione 1.1.15. “Sostegno all’avanzamento tecnonoligco delle imprese attraverso il finanziamento di linee pilota e azioni di validazione precoce dei prodotti e di dimostrazione su larga scala”.
Il dispositivo agisce attraverso una bassa frequenza elettromagnetica. E’ una tecnologia già utilizzata per altre funzioni ma che l’Università ha studiato e applicato, attraverso una meticolosa ricerca, indirizzandola verso quelle strutture storiche che hanno bisogno di interventi per scongiurare, nel tempo, danni arrecati dall’umidità.
Tale dispositivo sarà presentato durante un convegno, che avrà luogo venerdì 7 luglio all’Hotel Tonnara di Trabia alle ore 9,30, alla presenza di istituzioni rergionali e del mondo universitario.
Interverranno l’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo, il prof. Antonino Valenza, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo, il prof. Enrico Camilleri, docente di politica e programmazione Europea dell’Univeristà Lumsa, il prof. Giuseppe Aiello, docente di impianti industriali dell’Università di Palermo nonchè responsabile del progetto Digidel, l’ing. Fabrizio Marchese, responsabile del progetto per la società S.K.M.