MUSSOMELI – L’artista Giuseppe Navarra, nella sua Mussomeli, esattamente nel Borgo Polizzello, nelle due giornate della Festa del Grano, ha vissuto e ha fatto vivere agli intervenuti momenti di socialità, in cui il compiacimento e l’apprezzamento del pubblico presente, il suo pubblico, gli ha tributato applausi e solo applausi. Infatti, le sue qualità artistiche hanno conquistato la platea, che non ha dato spazio alla distrazione. Evidentemente l’ottimo lavoro di squadra (Comune, Arnia e Pro Loco ed altri soggetti in campo, compresi quelli dietro le quinte)) ha dato risultati davvero strepitosi. Un coordinamento ineccepibile che ha assicurato egregiamente il regolare svolgimento dell’iniziativa. Lo abbiamo anche intervistato:
Come nasce il tuo percorso artistico e cosa ti ha pinto a seguire questa strada. II percorso artistico nasce dalla fortuna di aver trovato sulla mia strada veri Maestri di Arte e di Vita; per primo Vincent Riotta, nostro compaesano, con il quale, ormai più di dieci anni fa, feci il mio primo laboratorio di recitazione, e, in tutti questi anni, mi ha seguito, dato consigli, voluto bene da amico e maestro. Poi l’incontro con il Maestro Pippo Flora, scomparso qualche mese fa, al quale ho dedicato il mio impegno a f ar nascere Arnia Centro Artistico Culturale. E l’incontro con Lorenzo Cognatti direttore artistico del Centro Artistico internazionale Jobel di Roma, con il quale ho iniziato una lunga collaborazione che dura ancora da ormai più di 7 anni. Sono stato molto fortunato ad incontrare questi Maestri che mi hanno regalato i loro insegnamenti e mi hanno formato artisticamente e umanamente. Sono un ragazzo fortunato. L’ho sempre ammesso. Il tuo è un normale lavoro o è la passione che fa esplodere al massimo le tue potenzialità che metti in campo? Il mio è un mestiere come tutti gli altri. La passione è il motore del tutto ma la stessa va accompagnata con lo studio, la preparazione, la pratica, un pizzico di pazzia e tanta tanta devozione… È un mestiere come tanti altri. Prima il Fai, poi la festa del Grano nella terra che ti ha dato i natali, come ti sei preparato e vissuto queste giornate? La voce del borgo – Festa del grano è il frutto di uno studio attento sul tema della valorizzazione territoriale, rigenerazione urbana ed extra urbana e cittadinanza attiva. È un progetto che nasce dalla fusione di più aree: arte, cultura e tradizioni. Tutte aree che se pensate e programmate bene possono diventare focus di un turismo esperienziale in forte crescita negli ultimi anni. Il pubblico della tua terra come ti ha accolto. Il pubblico di Mussomeli non mi ha mai fatto mancare il suo affetto. È incredibile come molte persone riescano a donarmi la loro emozione. Non mi sono mai sentito solo. È ovvio che non si può piacere a tutti ma non posso non ringraziare davvero tutti coloro che, con sincerità e amore mi hanno accompagnato e continuano a farlo, in questo meraviglioso percorso artistico e umano. Quale è il segreto per conquistarsi la simpatia ed il successo degli eventi? l segreto è la creatività. Tutti nasciamo creativi, basta guardare i bambini, non esistono bambini che non hanno creatività. Il problema è che poi crescendo la si perde, non la si ascolta e asseconda più, facciamo finta di diventare cinici e invece bisognerebbe custodire la creatività e il bambino che è in noi fino alla fine dei nostri giorni. Ecco io cerco, giorno dopo giorno, di custodire il piccolo Giuseppe artista e creativo. Non è facile, perché molte persone ed eventi mettono a dura prova tutto questo, ma bisogna lottare. Spero di continuare su questa strada.