La Bastiglia è ancora in piedi. La prigione che tiene i principi dell’etica democratica ben legati ai ceppi del potere politico regionale resiste agli attacchi dei giovani rivoluzionari. Peccato che il resto della città rimanga a guardarli senza muovere un dito. Loro sbagliano: questo è vero. Si isolano. Nascondono i loro piani. Progettano un assalto senza motivare il popolo. Ma io, che di rivoluzione ne capisco qualcosa, so per certo che se chi tiene le fila della rivolta smette di incitare il popolo, il popolo perde fiducia e smette di crederci. Si ritirerà nelle case e riprenderà la vita di sempre.
Voi giovani, ma pigri, rivoluzionari, avete sbagliato alleato. Volevate il popolo al vostro fianco, ma continuate a cercare la compagnia della nobiltà parigina, quella che vive una realtà diversa dalla vostra e che non ha bisogno di riscattarsi. Siete stati sedotti dai suoi sorrisi e dalle sue rassicurazioni. Avete seguito i suoi tempi, forse traditi dal desiderio di gustare quella sensazione di privilegio che un nobile che vi concede attenzione vi permette di provare. Ma ricordate che la nobiltà è leale solo nei confronti del suo Re. E sarà così per sempre. A meno che non decidiate di rompere le catene che legano il vostro ego al vecchio mondo dell’assolutismo politico e vi lasciate trasportare dalla corrente della democrazia.
Giovani rivoluzionari, sappiate che il futuro è un fiume in piena che trascina tutto quello che incontra: può essere navigato solo da un capitano dotato di un ottimo istinto! Ed è proprio l’istinto che deve guidarvi! Non comportatevi come vecchi generali che pianificano un attacco strategico. Travolgete tutto con il vostro entusiasmo e la vostra rabbia!
Questo silenzio vi sta portando alla sconfitta, ma voi nemmeno ve ne rendete conto, impegnati come siete ad organizzare una rivoluzione “vuota”.
Senza un popolo che lotti assieme a voi, voi non siete nulla!
Ricordate: la democrazia la si esercita partendo dal basso e mai dall’alto!
Scendete in piazza, come abbiamo fatto noi, e iniziate a gridare le vostre ragioni ai passanti e a chi vorrà ascoltarvi!
Coinvolgete tutti in questa lotta e iniziate a mostrare i denti!
Non siete ancora pronti per assaltare la Bastiglia, prima vi serve un popolo che spaventi il Re!
Le Roi craint le peuple!
Maximilien De Robespierre.