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Le riflessioni di Robespierre. “Io amo i miei piccoli rivoluzionari e se li sprono è solo perché voglio renderli più forti, non distruggerli”

Maximilien de di Robespierre

Le riflessioni di Robespierre. “Io amo i miei piccoli rivoluzionari e se li sprono è solo perché voglio renderli più forti, non distruggerli”

Ven, 21/07/2023 - 16:01

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A volte mi viene chiesto il perché io abbia scelto questo nome per nascondere la mia vera identità. In realtà ciò che ho scelto di rappresentare non è questo nome, ma il suo valore emotivo. Robespierre era soprannominato l’”incorruttibile” perché il suo cuore di rivoluzionario si era prefisso come unico scopo quello di motivare “la parte più debole della società che gli si muoveva intorno” a comprendere la propria condizione affinché si emancipasse dai luoghi comuni della rassegnazione e della sofferenza. Era impossibile dissuaderlo da questo suo intento.

Ebbene, chi tiene racchiuso nel cuore il valore emotivo di questo nome sa esattamente quanto sia importante l’”obiettivo” che un uomo pone a se stesso.

Se l’obiettivo diventa mortificare le azioni altrui piuttosto che motivare se stessi ad un’azione più incisiva e immediata, allora questo valore emotivo si spegne e cessa di avere qualunque tipo di utilità.

I “grandi” giudicano i “piccoli” affermando che questi ultimi non possiedono il giusto interesse nei confronti della città. Eppure sono proprio i “grandi”, gli adulti, ad indugiare e ad aspettare i tempi di una politica che i giovani non trovano la forza di contestare. Sono proprio i grandi ad assecondarla con i loro silenzi e le loro smanie di protagonismo, a difendere i suoi conflitti d’interesse quando questi sono infarciti di perbenismo e opportunismo. Se i giovani non si muovono è perché non hanno trovato un esempio retto nei grandi. Evidentemente “spingerli” non basta, hanno bisogno di esempi, buoni esempi. Esempi risoluti che non si pieghino di fronte alla vanità e alla convenienza, ma che con umiltà si espongano per servire un ideale. Chi vuole accusare i giovani abbia almeno il coraggio di capire se quella critica nasce da una ragione costruttiva o distruttiva. Se volete aiutarli siate più umili e iniziate a criticare il vostro stesso “non agire”. Se volete aiutarli accompagnateli nelle piazze e insegnate loro la rivoluzione!

Io amo i miei piccoli rivoluzionari e se li sprono è solo perché voglio renderli più forti, non distruggerli!

Le Roi se fait laver les pieds par les Grands!
Maximilien De Robespierre.