Dopo anni di attesa, finalmente, la riforma del gioco pubblico sta per arrivare. Una riforma in formato mini, con piccoli accorgimenti e soprattutto alcuni importanti aggiornamenti, ma comune un passo in avanti importante soprattutto viste le richieste della categoria. Il riordino e l’aggiornamento è stato affidato al disegno di Legge di Delega Fiscale, approvato dalla Camera dei Deputati lo scorso 10 luglio, e in attesa nei prossimi giorni dell’esame del Senato.
“All’interno di questo disegno di legge è in particolare l’articolo 13 a parlare di gambling – spiegano ai nostri microfoni gli esperti della redazione di Italcasino – che guarda soprattutto ad alcuni principi direttivi, primo fra tutti quello del gioco responsabile e della tutela dei soggetti più vulnerabili”. L’art. 13, infatti, da un lato conferma il modello organizzativo dei giochi pubblici, che è ancora fondato su un regime di tipo concessorio e autorizzatorio, dall’altro aggiorna la normativa, chiedendo l’obbligo della formazione continua dei gestori e degli esercenti, la diminuzione dei limiti di giocata e di vincita, il rafforzamento dei meccanismi di autoesclusione dal gioco.
“Strumenti questi che sono stati sviluppati e messi a
disposizione dalle piattaforme di gambling ormai da molto tempo – precisano da
Italcasino – e che rappresentano un binomio importante tra tecnologia e
sicurezza online ma anche un passaggio fondamentale nella diffusione di buone
pratiche legate al gioco legale. Basti pensare infatti che dal 2020 al 2022 le
percentuali di giocatori problematici si sono abbassate da quasi il 10% a meno
del 6%. I giocatori a rischio moderato sono aumentati, ma solo di un punto
percentuale (passando per il 28% al 29%) mentre il basso rischio è
letteralmente crollato: da 64% a 6%”.
Gioco responsabile vuol dire soprattutto limitazione dell’accesso ai minori, protezione dei dati personali e sicurezza nelle transazioni. Per questo l’Art. 13 modificato dalla Camera guarda anche alla disciplina in materia di antiriciclaggio e di contrasto al gioco illegale, spesso in mano alle attività criminali e mafiose. “Fondamentale in questo senso sarà la comunicazione, deve essere un obiettivo della filiera, infatti, parlare con i giocatori, informarli dei rischi correlati alla scelta di piattaforme non ufficiali e prive di licenza”, concludono da Italcasino. Perché un gioco responsabile passa proprio attraverso questo: l’informazione, che fa rima con prevenzione. I numeri in Italia sono promettenti, adesso bisogna assecondarli e farli crescere ancora di più. E forse, finalmente, ci sarà un riordino legislativo ad aiutare tutto il settore.