Ironia e divertimento all’ombra della loggia del Palazzo dei Papi di Viterbo, con Salvo Ficarra e Valentino Picone che hanno concluso gli appuntamenti del Tuscia Film Fest nella città laziale presentando ‘La stranezza’ di Roberto Andò, pellicola vincitrice di quattro David di Donatello che li ha visti coprotagonisti insieme a Toni Servillo.
Il film, ambientato in Sicilia nel 1920, narra di un immaginario incontro tra Luigi Pirandello (Servillo) e due teatranti amatoriali (Ficarra e Picone). Un film “particolarissimo” secondo Ficarra, interpretato dal duo di attori anche “per uscire fuori dagli schemi senza farsi ingabbiare in categorie ed etichette”, spinti dalla “voglia di osare”.
Anche Picone ha sottolineato “il coraggio di Roberto Andò” perché “fare Pirandello, parlare di teatro al cinema era una vera e propria scommessa che è stata vinta ma che all’inizio comportava dei rischi”.
Tra i due attori e il pubblico che gremiva piazza San Lorenzo è stato feeling immediato, in una serata di battute, progetti (è in fase di realizzazione ‘Santocielo’, il loro prossimo film che uscirà a Natale) e momenti di amarcord, come quando i due attori hanno rievocato il loro primo incontro casuale che è stato all’origine di un sodalizio che dura ininterrotto ormai da 30 anni.