Cronaca

E’ morto Andrea Purgatori, il giornalista aveva 70 anni

È morto oggi Andrea Purgatori: aveva 70 anni. Il giornalista, sceneggiatore, autore è deceduto questa mattina in un ospedale di Roma. Lo si apprende in ambienti di La7, dove aveva condotto l’apprezzata trasmissione ‘Atlantide’.

Purgatori si era fatto conoscere, dalle pagine del Corriere della Sera, per i suoi articoli sul terrorismo e in particolare per la sua inchiesta sulla Strage di Ustica, a cui si dedicò per molti anni. Su Ustica scrisse anche la sceneggiatura di ‘Il muro di gomma’, diretto da Marco Risi. Era stato anche attore nel film ‘Fascisti su Marte’ diretto da Corrado Guzzanti e Igor Skofic.

Dal 12 maggio 2014 al 15 giugno 2020 è stato presidente di Greenpeace Italia. Era membro dell’Accademia del Cinema Italiano e dell’Accademia europea del cinema, presidente delle Giornate degli Autori e dal 4 marzo 2015 era membro del Consiglio di Gestione della Società italiana degli Autori ed Editori (Siae).

Dalla stagione televisiva 2017-2018 conduceva su LA7 la nuova edizione di Atlantide, per il quale aveva ricevuto il Premio Flaiano 2019 come Miglior programma culturale. Nell’autunno del 2022 è stato protagonista della docu-serie di Netflix ‘Vatican Girl: la scomparsa di Emanuela Orlandi’.

Purgatori è stato per anni docente di sceneggiatura. Tra i film che ha scritto per il cinema, oltre a ‘Il muro di gomma’ (1991), che racconta la sua storia come giornalista che indaga sulla strage di Ustica, ‘Il giudice ragazzino’ (1994), ‘Fortapasc’ (2009), ‘L’industriale’ (2011) e per la televisione ‘Caravaggio’ (2008), ‘Lo scandalo della Banca Romana’ (2010) e ‘Il Commissario Nardone’ (2012).

Si è inoltre affermato nella scrittura di gialli e thriller come ‘Quattro piccole ostriche’ (uscito nel 2019 per HarperCollins Italia). ‘A un passo dalla guerra’ (Sperling&Kupfer), ‘Il bello della rabbia’ (Dalai Editore) e ‘I segreti di Abu Omar’ (Rizzoli) sono invece le pubblicazioni documentaristiche, volte far luce sulle tematiche che da sempre hanno distinto la carriera giornalistica di Purgatori.

“Esprimo le mie condoglianze per la scomparsa di Andrea Purgatori, importante sceneggiatore, autore e cronista. Le sue inchieste, i suoi racconti, la sua voce rimarranno nella storia del giornalismo“. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa.

“Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Andrea Purgatori. Cronista brillante, autore di documentari di successo, sceneggiatore e autore di indimenticabili programmi televisivi di inchiesta, scompare una delle firme prestigiose del giornalismo italiano. Ai familiari giungano le mie più sentite condoglianze”, ha dichiarato il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

“Mi addolora la notizia della prematura scomparsa del bravissimo giornalista d’inchiesta Andrea Purgatori, da anni volto popolare e apprezzato conduttore di trasmissioni di successo come Atlantide. Purgatori dagli anni Ottanta a oggi ha saputo scavare tra i misteri italiani, tra le ombre anche delle nostre istituzioni, lo ricordiamo soprattutto per le sue inchieste giornalistiche sulla mafia e sui misteri legati alle stragi di Capaci e Via D’Amelio e per uno strano disegno del destino se ne va proprio oggi, nel giorno dell’attentato a Borsellino di cui si è tanto occupato. L’Italia e la televisione perdono un’altra grande figura, un altro pezzo di storia e di cronaca che ci lascia”. Così in una nota Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie e senatore della Lega.

“Voglio esprimere anche a nome di tutta la comunità democratica il mio profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Andrea Purgatori, grande giornalista che ha legato il proprio nome a importanti inchieste sul terrorismo e la criminalità. Ricordo la passione civile e la costanza con le quali ha seguito per 43 anni, fino alla fine, le indagini per la strage di Ustica. È riuscito a dare un contributo enorme alla battaglia per la verità, che oggi più che mai dobbiamo far proseguire. Ai suoi familiari, ai colleghi e agli amici vanno le nostre condoglianze”. Così in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.

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