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Clima, Musumeci: “Il mondo cambia e noi siamo fermi”

Redazione

Clima, Musumeci: “Il mondo cambia e noi siamo fermi”

Mer, 26/07/2023 - 11:07

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Una giornata tragica dal Sud al Nord. Tanti, anzi troppi i fronti aperti per il ministro Nello Musumeci, responsabile della Protezione civile, che in una intervista alla “Stampa” invita tutti a prendere atto del cambiamento climatico. “Se il mondo attorno a noi cambia e noi restiamo fermi, continueremo a piangere i morti e ad assistere inermi alla devastazione del nostro territorio. Che per sua natura e’ fragile e vulnerabile”. “La verita’ – aggiunge – e’ che continuiamo a ragionare con la mentalita’ di ieri ostinandoci a non capire che nulla e’ piu’ come prima. Il tema degli incendi estivi riguarda l’Italia, come ci ricordano le cronache almeno nell’ultimo decennio. E se in tutti questi anni passati non e’ stata curata alcuna programmazione strutturale a livello nazionale, qualche domanda dovremmo farcela. Il Ponte dell’Europa che nascera’ tra le due sponde e’ una necessita’ infrastrutturale irrinunciabile per una Nazione destinata ad essere il naturale pontile nel Mediterraneo che cambia. La gestione ordinaria del territorio si fa con altri fondi e con una programmazione seria, a media e lunga durata”. “Da presidente della Regione – ricorda Musumeci – ho destinato oltre mezzo miliardo di euro: ho istituito l’Autorita’ di bacino, attesa da trent’anni; varato la legge Urbanistica, dopo quarant’anni; l’avvio del collaudo di 18 dighe, dopo mezzo secolo; il completamento della diga Pietrarossa, ferma da 23 anni; oltre cento fiumi ripuliti dalla vegetazione; 480 milioni contro il dissesto idrogeologico; 60 milioni contro l’erosione costiera; cento nuove unita’ destinate al Corpo delle guardie forestali. E potrei continuare”. 

 Vanno a fuoco anche Salento e Reggino. C’e’ da temere per il turismo: “In tutte le aree destinate al pubblico diventa obbligatorio redigere un Piano di Protezione civile odi evacuazione. Per questo mi appello alle istituzioni ed ai soggetti pubblici e privati: serve piu’ prudenza, piu’ responsabilita’. Detto questo, voglio sperare che i flussi turistici nelle zone colpite dalle fiamme non debbano subire perdite. Il rischio di danni c’e’ ed e’ comprensibile”. Intanto il Nord e’ flagellato da grandine e tempeste di vento: “Rivolgo intanto un pensiero alle vittime. Quello che avviene nel Nord e nel Sud sono le due facce della stessa medaglia che si chiama: tropicalizzazione. Quando le Regioni colpite avranno avanzato la richiesta, il governo nazionale, attraverso la Protezione civile, avviera’ le istruttorie per formulare la proposta finale al governo stesso. Che deliberera’ di conseguenza”. “La desertificazione, i nubifragi, le frane, le temperature elevate – conclude Musumeci – non si possono negare. Certo, sarebbe un errore attribuirne gli effetti solo al cambiamento. C’e’ di mezzo la mancata manutenzione, l’assenza di pianificazione e programmazione, la carenza di risorse, e non ultima la scarsa attenzione e responsabilita’ da parte del cittadino. Ecco perche’ stamane con il presidente del Consiglio ci siamo subito trovati d’accordo nel dire che la messa in sicurezza del territorio e’ una priorita’ indiscutibile. Senza alibi per alcuno”.