Il Cirque du Soleil punta a reiventarsi e conquistare i giovani, i grandi assenti nel suo pubblico. Dopo le difficoltà del Covid, che l’ha costretto a chiedere la bancarotta, il popolare circo cerca di rendersi ‘resiliente’ a possibili future pandemie e di ampliare il suo marchio arrivando fino a includere profumi, borse e videogiochi.
Un obiettivo da perseguire facendo leva più su ‘Soleil’ che sulla parola circo e – riporta il New York Times – con l’aiuto di ‘Cultique’, società di ‘analisti culturali’ specializzata nella reputazione e nella trasformazione dei brand.
Fianco a fianco con gli analisti dei trend culturali, Cirque du Soleil si augura di attirare ai suoi spettacoli la Generazione Z, ovvero coloro nati fra il 1997 e il 2012 e che hanno ora un potere d’acquisto pari a 360 miliardi di dollari.
Al momento il pubblico che vede gli spettacoli del Cirque ha una media di età di 42 anni. Fra gli obiettivi che si propone il circo con la sua nuova strategia c’è quello di essere meno dipendente dalle performance dal vivo, che al momento rappresentano l’80% dei ricavi. Si inseriscono in questo sforzo l’atteso videogioco del Cirque Tycoon atteso il 28 luglio, ma anche la serie televisiva ‘Down to Clown’ a cui il circo lavora.