“Le conseguenze dell’incendio all’aeroporto di Catania stanno creando gravi disagi per i viaggiatori e un danno d’immagine che rischia di pesare sull’attrattività dell’Isola in un momento particolare legato ai flussi turistici. Un’emergenza che va affrontata con decisione in modo da offrire ai visitatori la migliore assistenza mentre la società di gestione dell’Aeroporto di Catania comunica che il Terminal A resterà al momento chiuso per consentire l’avvio delle operazioni di bonifica fino al 25 luglio, e non è neanche detto che questa data venga rispettata”. Così il presidente nazionale di ASSOTURISMO, Vittorio Messina, che aggiunge: “Sperando che si tratti dell’ultimo aggiornamento, prima della riapertura, intanto i viaggiatori lamentano la totale assenza di informazioni e scarse indicazioni sugli orari di partenza dei voli, con passeggeri che sostano a terra non avendo un posto dove sedersi in attesa del proprio aereo. Disservizi che, se confermati, risulterebbero molto gravi e potrebbero configurare non solo una violazione dei diritti dei passeggeri, ma anche una pubblicità negativa che rischia di oscurare tutti gli sforzi compiuti per la promozione turistica della Sicilia. In sostanza siamo davanti ad una vera emergenza, aggravata dalle condizioni climatiche di questi giorni, di cui farebbe bene ad occuparsi anche il Governo nazionale perchè è l’intero Paese che ne esce malconcio da come si sta affrontando la situazione”.
“Secondo i dati di Assaeroporti – sottolinea Messina – i movimenti medi giornalieri dell’aeroporto di Catania sono 246 (decolli e atterraggi) e il numero di passeggeri del mese si attesta a circa 1,3 milioni, pari ad una media di circa 36 mila passeggeri al giorno tra partenze e arrivi. Di fatto ad oggi molti sono stati annullati o fatti decollare/atterrare da altri aeroporti della Sicilia e della Calabria. In 8 giorni, e in condizioni di normalità, l’aeroporto avrebbe dovuto movimentare tra partenze e arrivi almeno 291 mila passeggeri, ma se effettivamente le difficoltà dovessero proseguire fino al 25 luglio i passeggeri coinvolti nei disagi potrebbero essere circa 255 mila, di cui almeno il 60% turisti. In attesa di comprendere le cause dell’incendio e di individuare le responsabilità di quanto accaduto è indispensabile pertanto agire per garantire modelli di assistenza adeguati. Non è difficile, infatti, comprendere la pubblicità negativa che l’Isola sta recuperando in un momento cosi particolare, al centro delle vacanze estive, per cui occorre fare il massimo sforzo per organizzare una comunicazione in tempo reale che non dia la sensazione all’utenza di sentirsi abbandonata a se stessa. In questo senso si valuta positivamente l’istituzione di una task force presso l’assessorato regionale delle Infrastrutture e dei Trasporti, per gestire l’emergenza e coordinare i collegamenti straordinari dagli aeroporti di Palermo, Comiso e Trapani verso Catania. Tuttavia, questi sforzi organizzativi andrebbero accompagnati ad un piano d’emergenza anche per quanto riguarda l’aspetto della comunicazione in modo da informare in tempio reale come si evolve la situazione e dove decollano e atterrano i voli programmati per questi giorni”.