salute

Caltanissetta, “La voce dei disabili” ad ASP e Giunta: “Vogliamo puntualità nei pagamenti”

Dopo anni di silenzio torna a farsi sentire “La voce dei disabili”, realtà locale che cerca di mettere in evidenza e proporre soluzioni alle storture di un sistema che dovrebbe tutelare le categorie fragili ma che, spesso, le abbandona alle loro difficoltà.

Le critiche, le arrabbiature e il mal di pancia, questa volta, vanno verso una duplice direzione: l’Asp 2 di Caltanissetta e l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Roberto Gambino.

Dal 2018, le famiglie dei disabili gravissimi di Caltanissetta e Provincia, si vedono corrispondere con regolarità l’assegno mensile del patto di cura, un sussidio regionale il quale viene erogato attraverso l’Asp di riferimento.

Negli anni precedenti, dietro ripetute interlocuzioni con i rappresentanti delle istituzioni sanitarie, era stato raggiunto un accordo – spiegano le famiglie -: “la delibera doveva essere pubblicata l’ultima domenica utile prima del pagamento che sarebbe dovuto arrivare entro  e non oltre, il 10 di ogni mese successivo… purtroppo questo termine è stato sempre superato, il pagamento è stato effettuato ma sempre dietro sollecitazioni e sempre in ritardo.

Noi siamo dei “Caregiver familiare” e abbiamo rinunciato a quasi tutto per i nostri tesori:  a una vita sociale normale, ad un lavoro, notti insonne, non abbiamo fine settimana o vacanze… tutta la nostra forza fisica l’abbiamo dedicata ai nostri figli altamente invalidanti.

Non chiediamo l’elemosina ma vogliamo il nostro, quello che ci spetta:  rivendichiamo il diritto ad avere corrisposto il nostro riconoscimento economico entro il 10 di ogni mese. A questo punto  vogliamo una  certezza assoluta, siamo disposti ad andare avanti ad oltranza. 

Abbiamo lottato strenuamente affinchè vengano rispettate le nostre richieste, abbiamo fatto fiumi di incontri con i vertici dell’Asp2 di Caltanissetta, promesse mai mantenute.  Non si capisce perché le altre Asp siciliane erogano in tempi normali e la nostra Asp no: alcune Asp erogano lo stesso mese, altre entro il 5 del mese successivo e noi non prima del 15 del mese successivo e per giunta su sollecitazioni.

I motivi sono tra i più disparati: l’accertamento del numero dei deceduti, manca l’impiegato di turno che deve apporre la firma sulla delibera, manca la firma del Dirigente, o qualcuno è andato in pensione…

Adesso diciamo BASTA!!

Anche l’Amministrazione Comunale non è da meno:  il mese scorso, come è già avvenuto per tantissimi altri comuni, avrebbero dovuto corrispondere un importo una tantum, da parte del Governo centrale,  per coloro che hanno presentato istanza come “Caregivers familiare”.

Nonostante le  sollecitazioni, chiamate, incontri e interrogazioni comunali il pagamento non è stato ancora  effettuato. Prima si aspettava la graduatoria adesso invece, i servizi sociali, riferiscono  che non hanno ancora liquidato perchè mancavano i numeri degli istanti degli altri comuni appartenenti al Distretto Socio Sanitario D8. Tanti altri comuni della regione Sicilia hanno già effettuato i pagamenti da un bel po’ di tempo… anche il Comune come l’Asp2, ha tempi lunghissimi.

Non si comprende perché il compenso per le persone disabili debba essere sempre un “problema”, per avere dovuto il nostro dobbiamo sempre chiedere e pregare affinchè ci vengano riconosciuti i nostri diritti. La domanda sorge spontanea: questi impiegati, dirigenti o amministratori accetterebbero che il loro stipendio venisse erogato tutti i mesi con 15 o 20 giorni di ritardo?”

Condividi