Travolti dalla frenesia della quotidianità, risucchiati dalla rapida evoluzione della tecnologia, molto spesso, i nostri occhi restano indifferenti alle bellezze che la natura offre; e, in particolar modo, non si rendono conto che il Pianeta è un grande alleato dell’uomo, nonostante, questi, il più delle volte, tende a trascurarlo o a darlo per scontato. È fonte di vita, il nostro Pianeta; e quanti si soffermano a riflettere sulla biodiversità che lo caratterizza? Sulla ricchezza che la diversità biologica, della vita, cioè, concede?
Per biodiversità, o diversità biologica, si intende l’insieme delle forme viventi ‒ nella loro differenziazione di specie e di genetica ‒, e la sua interazione con gli ecosistemi, nella loro variabilità.
Assume
un ruolo altamente importante dal momento che fornisce nutrimento, fibre per
tessuti e materie prime per la produzione di energia. La biodiversità si
compone di tre livelli fondamentali, ovvero la genetica, la totalità degli
esseri viventi che abitano il pianeta; la specie che indica la quantità e la
diversità delle forme di vita presenti; la diversità degli ecosistemi, intesi
come l’insieme degli ambienti naturali esistenti.
È un tema di grande rilevanza, che va preservato, dal momento che la diversità biologica fornisce all’uomo elementi essenziali per la sopravvivenza. La biodiversità ci aiuta a contrastare il cambiamento climatico, ci assicura aria pulita, riduce i pericoli naturali; e, nonostante ciò, si assiste a un suo impoverimento causato anche dall’inquinamento, dal disboscamento di aree e, conseguentemente, dall’urbanizzazione. Il declino della diversità biologica comporterebbe un impatto negativo non solo sulla società, ma anche sull’economia, perché diminuirebbe non solo il livello di salute, ma ridurrebbe notevolmente anche la disponibilità e la qualità delle risorse d’acqua, con una conseguente incertezza alimentare e genetica.
È importante preservare la biodiversità per un futuro più pulito e più prospero; è fortemente a rischio. A conferma di ciò, nel 1992, durante la conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e sullo sviluppo, venne sottoscritta una Convenzione sulla diversità biologica, strumento giuridico internazionale per la conservazione e l’uso sostenibile della diversità biologica a livello globale. Riconosce, la Convenzione, il valore insostituibile della biodiversità affinché la vita sulla terra possa essere coinvolta nel processo di evoluzione, dal quale dipende il destino dell’umanità.
L’Italia, d’altro canto, ha riconosciuto al convenzione con la legge n.124 del 14 febbraio 1994, approvando, nel 2010, la Strategia nazionale per la diversità.