Salute

Sanità. Di Cristina (PD): “L’ospedale di Gela è il simbolo del fallimento delle politiche sanitarie degli ultimi 7 anni”

Redazione 1

Sanità. Di Cristina (PD): “L’ospedale di Gela è il simbolo del fallimento delle politiche sanitarie degli ultimi 7 anni”

Gio, 15/06/2023 - 09:38

Condividi su:

In molte città italiane e in Sicilia  nei prossimi giorni si svolgeranno presidi, assemblee e incontri pubblici per chiedere alle istituzioni risposte urgenti per salvare la sanità pubblica. Condividiamo l’allarme e la denuncia che viene dai promotori della mobilitazione e il Partito Democratico e  al loro fianco nel territorio per chiedere al Governo di reperire le risorse necessarie a rinnovare i contratti dei medici e della dirigenza, ad assumere il personale necessario per garantire il diritto costituzionale alla salute e ad attuare il Pnrr per irrobustire e innovare le strutture della nostra Sanità soprattutto nel mezzogiorno ed in particolare in Sicilia.

A sostenerlo è stato Peppe Di Cristina della segreteria nazionale del Pd. “Il sistema sanitario pubblico in particolare in Sicilia sta vivendo uno smantellamento che sembra scientifico – ha aggiunto – la paura è che le destre vogliano privatizzare il sistema sanitario, non possiamo e non vogliamo rinunciare ad una sanità pubblica con il suo impianto universalistico soprattutto per i più deboli e meno ambienti, i tempi di attesa nella nostra provincia anche per interventi urgenti sono diventati biblici”.

Di Cristina ha ribadito: “La sanità pubblica è un bene comune del Paese e della Sicilia  non possiamo permetterci di non tutelare e promuovere le tante risorse umane che vi lavorano. Ancora più drammatica la situazione nella Provincia di Caltanissetta dove abbiamo presidi fatiscenti in particolare nel sud della Provincia con. L’ospedale di Gela che è diventata una gigantesca astanteria è il simbolo del fallimento delle politiche sanitarie degli ultimi 7 anni. Il tutto mentre perdiamo medici e non abbiamo opportunità di rilancio. Anche per questo dopo le interrogazioni presentate a Palermo e a Roma rilanceremo con nuove iniziative di protesta a cominciare dalla richiesta dell’azzeramento dei vertici ASP della nostra provincia”.