SAN CATALDO. Riceviamo e pubblichiamo nota del presidente di Italia Nostra Sicilia, Leandro Janni in merito all’inserimento del Parco di Gabara all’interno della rete nazionale dei Parchi e dei Musei minerari.
“Un altro importante tassello si aggiunge al processo di conoscenza, tutela e valorizzazione del peculiare patrimonio storico-culturale della Sicilia Centrale. Il prossimo 30 giugno 2023, il Parco minerario di Gabara, a San Cataldo (Caltanissetta), sarà presentato nel corso della XVI Riunione di Rete, che si terrà al Parco delle Colline Metallifere di Gavorrano, a Grosseto. Dunque, il Parco di Gabara farà parte della Rete nazionale dei parchi e musei minerari ReMi dell’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione della Ricerca e Ambiente.
Lo ha annunciato in questi giorni il prof. Angelo La Rosa,
geologo ed ex assessore comunale che, da anni, con la sua infaticabile ed
encomiabile attività, ha contribuito al rinvenimento, al recupero e alla
promozione del patrimonio minerario sancataldese. «Gabara: da insignificanti
buchi a parco minerario, tra geologia, archeologia mineraria, storia
antropologica, letteratura, arte, teatro. Rivolgiamo un sentito ringraziamento
al:
Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale di CL, Servizio 10, diretto dall’arch. Antonio Valenti, quale forza motrice; al distretto minerario di CL, serv.5, allora diretto dall’ing. Michele Brescia, per le competenze in sottosuolo; ai tanti sostenitori (BCC Toniolo, imprenditori, artigiani, commercianti, artisti, singoli cittadini), per la magica filantropia strategica. Insomma, un percorso pieno di insidie e difficoltà che, comunque, è stato fatto con entusiasmo, passione e competenza» – ha scritto Angelo La Rosa.
E questo straordinario percorso – possiamo affermarlo – sempre con l’appoggio e l’incoraggiamento di Italia Nostra. E qui ci piace anche ricordare la visita dell’allora assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana Sebastiano Tusa, a San Cataldo, nel gennaio del 2019, che apprezzò fortemente l’impegno e l’intelligenza dell’Amministrazione comunale – allora diretta da Giampiero Modaffari e con Angelo La Rosa assessore all’ambiente – nel porre in essere una positiva, fattiva collaborazione tra pubblico e privato, a favore dei beni paesaggistici, archeologici e demo etno antropologici presenti nel territorio sancataldese”.