Queste non sono tragedia sono stragi, sono il frutto di scelte politiche precise, sono frutto di una responsabilità politica, quella dell’Europa e dei governi europei, anche dei governi italiani non di un solo governo italiano che per troppi anni hanno trattato l’immigrazione e continuano a trattarla come un’emergenza. I fenomeni migratori non sono un’emergenza ma un gigantesco fenomeno strutturale. La verità è che negli anni si è progressivamente smantellato ogni sistema di ricerca e soccorso”.
Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra dai microfoni de La7 nel corso di un confronti con Marco Minniti all’Aria che Tira. “Frontex che cosa fa? Lancia un allarme ma non salva nessuno, – prosegue il leader di SI – lascia ai singoli Paesi che scaricano l’uno sull’altro la responsabilità e in questi anni hanno cinicamente smontato i meccanismi di ricerca e soccorso esistenti, hanno cinicamente impedito alle organizzazioni della società civile che si erano sostituite all’assenza delle Istituzioni di svolgere quel ruolo, c’è stata una criminalizzazione delle Ong inaccettabile. In questo Paese per molti anni, e in modo trasversale certo con diversi gradi di determinazione e violenza, con diversi gradi di gravità, ma si è costruito – insiste l’esponente rossoverde – un gigantesco rovesciamento di senso: chi salva le vite è diventato un criminale, e dunque bisognava impedirglielo”.
“Si è incominciato con il codice Minniti alcuni anni fa – continua Fratoianni, poi si è arrivati ai decreti sicurezza di Salvini, poi i nuovi decreti sicurezza di Salvini 2 e pian piano hanno lavorato per rendere sempre più difficile quello che si sarebbe dovuto fare. Prima si è smontata l’unica missione istituzionale che funzionava Mare Nostrum, ecco ci vorrebbe oggi una Mare Nostrum europea ed italiana. Basta dire che bisogna impedire che i bambini muoiano, per favore, e lo dico ai ministri – conclude Fratoianni – di questo governo : basta con il cinismo e basta con la vostra ipocrisia”