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Le tradizioni sicule nel matrimonio

Il matrimonio in Sicilia ha sempre avuto un grande valore, anche una tradizione ancora molto viva, in alcuni casi più che in altre regioni d’Italia. E tra superstizioni e particolari usanze, ancora oggi viene celebrato in un modo unico e legato alle antiche usanze locali. Sposarsi o assistere a un matrimonio in Sicilia è un’esperienza davvero immersiva e diversa dai soliti festeggiamenti a cui si può essere abituati, e il tutto ha origini molto antiche. Scopriamo di più sulle tradizioni sicule legate al giorno del matrimonio.

L’abito, tra scaramanzia e colore

Tra gli elementi principali di un matrimonio c’è proprio l’abito della sposa, notoriamente bianco. Tuttavia la tradizione a Milazzo, in provincia di Messina, lo voleva ben lungi dal candore del bianco, ma celeste e decorato con nastri e perle. E per completare l’opera, la sposa poteva indossare anche una vistosa collana di perle rosse.

Oltretutto, se oggi è possibile acquistare gli abiti da sposa a Catania in eleganti atelier e in totale autonomia senza fare torto a nessuno, in passato era usanza che fossero i genitori della sposa – e in particolare la mamma – ad occuparsene.

Una volta comprato, però, per scaramanzia l’abito non doveva assolutamente dormire con la sposa”, cioè non poteva restare nella stessa casa con lei. Per questa ragione veniva affidato a un’altra persona della famiglia, solitamente donne, come una nonna o una zia.

Cunzata dò lettu

Una tradizione vivissima del matrimonio siciliano riguarda il letto nuziale: la cunzata dò lettu, che consiste nella preparazione del letto dove gli sposi avrebbero dormito a nozze terminate. Questo rituale molto importante viene affidato a due o quattro ragazze (non tre, perché è un numero che porta male), rigorosamente nubili. Secondo le antiche usanze, bisogna utilizzare lenzuola bianche caratterizzate da decorazioni a mano e federe di seta per i cuscini.

A questo punto, però, la tradizione ha subito qualche piccola modifica nel corso del tempo: se prima si usava “farcire” il copriletto con riso e soldi come segno di buon auspicio, oggi non è raro che le ragazze si divertano a organizzare qualche dispetto, con briciole o oggetti nascosti.

Compari d’anello

Da sempre la Sicilia è famosa anche per l’importanza che la sua gente attribuisce alla famiglia e ai legami, e la tradizione dei compari d’anello ne è una prova lampante.

Chi sono? I compari d’anello sono una coppia sposata di amici degli sposi con un ruolo molto importante per il matrimonio che si andrà a festeggiare. Sono, infatti, gli incaricati di scegliere, acquistare, custodire e infine consegnare le fedi agli sposi sull’altare, in segno della loro vicinanza perpetua. Proprio come le fedi al dito, infatti, questi compari d’anello staranno per sempre insieme agli sposi, vicini e legati da una connessione profonda.

Seppur simile, quella del compare d’anello è una figura molto più antica di quella del testimone, che allo stesso modo comprova e approva le nozze ma senza avere “l’obbligo” di comprare le fedi. Inoltre, il compare d’anello da tradizione deve anche essere il padrino del primo figlio della coppia neo sposata.

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