Giuseppe Catania, Deputato e Vicepresidente Commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana per il Gruppo Fratelli d’Italia interviene in merito agli eventi climatici eccezionali di quest’ultimo periodo e convoca un Tavolo dei Sindaci.
A seguire la nota integrale:
Il maltempo ha messo in ginocchio tutta l’agricoltura Siciliana e, ovviamente, anche l’agricoltura nissena, continuando a devastare il lavoro degli agricoltori.Questo fenomeno è il segno, anche, di un cambiamento climatico in corso.Le forti raffiche di vento e le piogge impetuose stanno compromettendo il raccolto delle colture primaverili-estive. Uno scenario angosciante che ha come conseguenze nefaste il fieno ammuffito, rotoballe di fieno nere, trebbiatura bloccata, marcescenza grano, agrumeti ed uliveti ed altre specie da frutto spezzate dal forte vento o addirittura sradicate.Si registrano danni strutturali ed infrastrutturali oltre a danni alle serre dove sono state danneggiate alcune produzioni orticole e florovivaistiche.
Per tutte queste situazioni è mia intenzione lavorare alla richiesta dello stato di emergenza regionale e quello di calamità nazionale.Per tali ragioni ho, anche, appena inviato un invito a tutti i sindaci della provincia di Caltanissetta per un incontro, lunedi 19 giugno, al fine di individuare le azioni necessarie da intraprendere a supporto dei nostri agricoltori al fine di affrontare al meglio e con strumenti utili gli eventi climatici eccezionali con i quali siamo costretti a confrontarci in questi ultimi tempi.L’obiettivo dell’incontro da me convocato e previsto nei prossimi giorni è quello di aprire con tutti i Sindaci un tavolo di crisi finalizzato a:
1) Chiedere lo stato di emergenza regionale e quello di calamità nazionale, nonché la richiesta di piena operatività da parte della Regione Siciliana all’Osservatorio Regionale sui cambiamenti climatici.
2) Realizzare una ricognizione immediata e puntuale dei danni effettivi subiti sia alle strutture che alle produzioni e attivare tutte le misure legislative ed i fondi per il ristoro dei danni, stante l’insufficienza dei fondi del D.L.102 del 29 marzo 2004.
3) Prevedere un piano d’azione strutturato ed integrato a livello regionale, che contempli misure di investimento per la prevenzione. (L’esondazione di alcuni corsi d’acqua, fiumi, torrenti ripropone in maniere preponderante il problema della regimazione delle acque, della pulizia dei fiumi e dei torrenti che producono danni alle strutture, alle piante ed alle produzioni. Si rende necessario anche prevedere completamente modalità di invasamento dell’acqua in eccesso con successiva distribuzione nel periodo estivo, nonche il riordino dei consorzi di bonifica)
4) Condividere modalità specifiche con il mondo assicurativo al fine di garantire maggiori tutele alle imprese con specifiche e apposite polizze costruite sulla base delle necessità degli stessi agricoltori della provincia nissena;
5) Richiedere la sospensione e rinvio dei mutui;
6) Richiedere la sospensione dei termini concessi per la realizzazione degli investimenti finanziati dalle varie misure regionali, nazionali ed europee.