Primopiano

Confartigianato: in Sicilia abusive 42,1 abitazioni su 100. Caltanissetta a bassa efficienza energetica

L’abusivismo edilizio è un fenomeno che conserva un peso rilevante nel Mezzogiorno dove l’indice è molto più alto (42,1 abitazioni abusive ogni 100 autorizzate nel Sud e 36,3 nelle Isole).

La Sicilia seppur figura tra le prime regioni (quarta) per più alto valore dell’indice con 48,2 abitazioni abusive ogni 100 autorizzate, nel 2022 registra l’indice più basso degli ultimi 8 anni.

E’ quanto emerge da uno studio realizzato dall’Osservatorio economico di Confartigianato Sicilia. “La persistenza del fenomeno, nonostante il suo ridimensionamento negli ultimi anni, significa che una quota significativa della produzione edilizia continua a operare fuori dalla legalità – spiegano da Confartigianato Sicilia -. Nel frattempo, il mancato rispetto di piani urbanistici, vincoli di tutela e norme di sicurezza scarica costi altissimi sulla società in termini di degrado del paesaggio, rischio sismico e dissesto idrogeologico”.

Un rischio, avverte Confartigianato, che “va assolutamente e affrontato, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca che hanno visto come l’Emilia Romagna sia stata messa in ginocchio con alluvioni ed esondazioni che hanno portato a 14 morti e migliaia di sfollati”.

Per quanto riguarda il percorso previsto per il prossimo decennio dalla direttiva europea sugli edifici green è possibile stabilire il punto di partenza, per il nostro territorio, tenendo conto dei seguenti numeri: 87,5% edifici residenziali costruiti oltre 30 anni fa (prima del 1990), 26,2% di edifici residenziali in stato di conservazione mediocre-pessimo e 76,7% di edifici nelle classi energetiche meno efficienti (F-G).

Tra le province quote maggiori di edifici in classi energetiche meno efficienti si rilevano a Enna (87,1%), Caltanissetta (81,6%) e Agrigento (81,5%).

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