In questo primo trimestre 2023 le aziende residenti nelle 10 province più virtuose nei pagamenti sono state: Sondrio, Bergamo, Brescia, Lecco, Biella, Belluno, Como, Forlì-Cesena, Monza-Brianza, Mantova.
Le situazioni più critiche, invece, hanno interessato Crotone (98esima), Messina, Ragusa, Vibo Valentia, Caltanissetta, Catanzaro, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa, Trapani.
I settori “meno virtuosi sono ceramica, macchinari, siderurgia, e installatori”. I tempi medi di pagamento più elevati vengono praticati “dai committenti dei settori della ceramica (91 giorni), dei macchinari (82), della siderurgia e dell’installazione (entrambi con 81), dei servizi alle imprese (77), delle costruzioni (73) e della produzione chimica e della gomma (entrambi con 72)”.
I più virtuosi, invece, riguardano “i trasporti (54 giorni), i servizi di ospitalità (49) e, in particolar modo, i servizi alle persone (42). Se fotografiamo la percentuale dei pagamenti oltre i 30 giorni, i settori più ritardatari in questo inizio 2023 hanno riguardato i bar e la ristorazione (19,7% del totale dei contratti), la grande distribuzione (12,2%), l’alimentare (12,1%) e l’agricoltura (11,4%)”.